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I Neet: giovani stanchi a 15 anni
Fra le statistiche di questo fine anno, è andata di moda quella dei “Neet”, termine inglese che ancora non è entrato appieno nel vocabolario comune.
Il termine sta ad indicare quei giovani, compresi fra i 15 ed i 29 anni che non lavorano e non studiano. Giovani insomma che non sono impegnati in nulla, tanto da spingere anche il Governo italiano a bandire borse di studio e di tirocinio riservate appunto ai Neet. Borse e tirocini rivolti soprattutto a giovani residenti nelle regioni del sud, tanto il fenomeno è diffuso in questa parte della Nazione. Tanto per capirci i Neet potrebbero essere semplicemente i “bamboccioni” di Berlusconi, quelli che fino a “tarda” età vivono con i soldi di mamma e papà. Ma, le colpe non sono, almeno nella maggior parte dei casi, di questi giovani disinnamorati della scuola e del lavoro ma, dell’organizzazione delle Regioni e della poca attenzione che viene riservata a questo “drammatico” fenomeno. Naturalmente dall’analisi impietosa dei dati emerge come la Calabria sia ai primi posti ed anzi, con un dato in crescita. Così, dopo la Sicilia che guida la classifica con il 44,8%, troviamo la Campania col 42,9 e subito dietro, con uno scarto minimo, la Calabria al 42,4. In Calabria, nasce questa nuova “categoria sociale” definita quella dei “ragazzi stanchi e delusi da un sistema che non li aiuta”. Su questo fenomeno, negli ultimi anni, si stanno “sprecando” studi ed iniziative anche perché le conseguenze del fenomeno sono piuttosto drammatiche: “Sembra doveroso precisare che la condizione di Neet comporta gravi conseguenze per l’individuo, la società e l’economia e può tradursi in tutta una serie di svantaggi sociali, quali disaffezione, prospettive professionali precarie, criminalità giovanile e problemi di salute mentale e fisica”. Come detto e come al solito, la colpa maggiore del dilagare di questo fenomeno è delle istituzioni, Prima fra queste quelle scolastiche. Insomma, col nuovo anno ci facciamo carico di un problema in più col quale fare i conti: quello dei Neet.
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