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Strage maltempo: la solidarietà del Sud e l’uso di Facebook
Le drammatiche immagini degli allagamenti dei centri dello jonio calabrese e della Sardegna hanno riportato in “piazza”, la grande solidarietà umana della gente del sud.
Si, proprio della gente del sud: com’è lontana da noi quell’immagine di una donna che si sente male davanti al Duomo di Milano e, per almeno dieci minuti passano centinaia di persone senza che nessuno si fermi a soccorrerla. Com’è lontano anche quell’uso criticato di facebook, questa volta gestito con responsabilità come un Tam Tam degli anni andati, per far “camminare” o meglio “nuotare” messaggi utili di aiuti e richieste di soccorsi. Lasciatemi passare lo sfogo: oggi dovrebbero vergognarsi quanti passano ore davanti a questo strumento utile rendendolo inutile. E poi la coscienza: “guardate un pò cosa sta succedendo a Germaneto, noi fortunatamente non possiamo lamentarci buongiorno” ed ancora dalla “piazza” di FB: “fatemi sapere come posso essere utile”, “a chi devo inviare il mio contributo”……. Questo è quello che scrivono “normali” famiglie calabresi, siciliane, campane, sarde, gente comune, che, magari divide con chi “è stato più sfortunato” anche la sua “povertà”. E sì, gente del sud, questa volta sì, orgoglio di questa nostra povera Italia. E’ in questi momenti che escono fuori i valori e si confrontano quelli umani con quelli economici. Infine, presa da facebook, una denuncia che mi piace far passare: “OCCHIO ALLA RAI !! SARDEGNA: SCANDALO IN RAI, DIFFONDIAMO! Drammatica notizia. Guardate cos’hanno fatto in RAI sulla tragedia della Sardegna. Sono osceni, non c’è altro da aggiungere. Ecco la denuncia di Anthony W. Muroni (Direttore dell’Unione Sarda) sul suo profilo Facebook: Mezz’ora fa ho registrato un intervento per il Tg2, nel quale ripetevo i concetti già espressi a Uno Mattina: serve solidarietà, servono interventi, servono aiuti, serve combattere l’emergenza, ma serve anche interrogarsi sul perché i ponti crollano, sul perché i cantieri per la messa in sicurezza dei fiumi si bloccano per anni a causa di contenziosi tra Comuni e imprese appaltatrici. Ho detto anche: va bene la solidarietà del governo e gli stanziamenti, ma forse dovrebbero rendersi conto che c’è un intero sistema che non funziona. E che in Sardegna, dieci anni dopo Capoterra, stiamo ancora parlando delle stesse cose. Mi ha appena chiamato una collega della Rai: “l’intervista non verrà mandata in onda: Meglio non parlare di questa cose. Tanti saluti. Fonte: Politici Corrotti confisca dei Beni e Carcere”.
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