Archivio Storico News
Strage ciclisti a Lamezia, confermata condanna per il marocchino
LAMEZIA TERME – La Cassazione ha confermato la condanna ad otto anni per il marocchino che travolse e uccise otto persone a Lamezia Terme nel 2010.
La decisione è stata assunta dalla Quarta sezione penale della Cassazione, per Chafik El Ketani, il marocchino ventiquattrenne che a Lamezia Terme il cinque dicembre 2010 a bordo di una Mercedes mentre guidava a forte velocità, e dopo aver fumato cannabis, travolse e uccise sul colpo sette ciclisti, mentre un’ottava vittima morì in ospedale alcuni mesi dopo. Con questo verdetto, la Suprema Corte ha reso definitiva la pronuncia emessa il 15 ottobre del 2012 dalla Corte di Appello di Catanzaro. Anche in primo grado, il 28 ottobre 2011, il gup di Lamezia aveva inflitto otto anni, la pena massima comminabile all’imputato per omicidio colposo plurimo aggravato, in base al rito abbreviato.
L’incidente avvenne verso le otto di sera sul lungomare di Lamezia quando il giovane, percorrendo ad alta velocità una curva, invase l’altro lato della carreggiata dove transitava un gruppo di ciclisti amatoriali. In sette morirono all’istante: Rosario Perri, Vincenzo Puppin, Pasqualino De Luca, Fortunato Bernardi, Giovanni Cannizzaro, Domenico Palazzo e Franco Strangis. Dopo due mesi, nell’ospedale di Cosenza, morì per le lesioni riportate, anche Domenico Strangis. Rimasero feriti altri due ciclisti, Gennaro Perri e Fabio Davoli. L’imputato appartiene a una famiglia di immigrati perfettamente integrati a Lamezia. La Mercedes era intestata a suo fratello ed era assicurata. Per la gravità della vicenda, anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano espresse il suo cordoglio.
Social