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Coop B mentre la politica litiga i parchi cittadini muoiono per mano dei cosentini
COSENZA – E’ dal 1 agosto che tutti i parchi cittadini versano in uno stato di totale abbandono.
Tutto nasce dalla riorganizzazione dei rapporti di lavoro tra l’amministrazione comunale di Cosenza e le cooperative sociali di tipo B, voluta dal sindaco Mario Occhiuto per allinearsi alle normative legislative vigenti. Questa operazione ha naturalmente fatto salire il livello dello scontro politico, con i rappresentanti di maggioranza ed opposizione che presentano ogni giorno “ricette” miracolose atte alla salvaguardia occupazionale, che viaggia di pari passo con il consenso elettorale. Non si può far certo mistero che la classe politica guardi ai bisogni della gente per poterli tradurre in voti da depositare nelle urne. In quest’ottica va letta l’ultima lamentela del primo cittadino bruzio che su di uno dei suoi profili pubblici del social network Facebook, ha messo in evidenza come sia ripresa “la speculazione politica sulle Coop“. Nella nota pubblicata Occhiuto scrive che la sua Amministrazione sta “portando avanti -in un momento difficile- un progetto di reingegnerizzazione del servizio di manutenzione della città per renderlo più rispondente alle richieste di qualità ed efficienza dei cittadini e cercando di salvaguardare allo stesso tempo i tanti lavoratori onesti che ogni mattina si recano sul posto di lavoro, anche in modo che non si possano perpetrare ai loro danni abusi e prepotenze”. Per questo – continua il Sindaco – “abbiamo previsto più risorse per lo stesso numero di lavoratori (numero che potrà anche diminuire a causa degli effettivi controlli sui cantieri, aumentando di fatto le ore lavorative e i compensi percentuali di ogni addetto)”. Sul bando redatto da un comitato tecnico composto da esperti della Prefettura e del Comune, “la linea che abbiamo seguito (e che seguiremo) è quella della legalità e della trasparenza, unita al buon senso e ad un sentimento di rispetto verso le persone”. Per questo Occhiuto confida sul fatto che “i lavoratori non si facciano strumentalizzare da chi nel passato in momenti e contesti economici meno difficili, pur potendo, ha previsto meno risorse di quelle attuali e senza alcun progetto, portando la situazione a questo stato. Spero pure che, anziché perdere tempo e lasciarsi trascinare (come già successo) da cattivi leader e da speculatori politici, ci si possa concentrare sulle concrete possibilità di partecipazione e adesione al bando. Capisco purtroppo che è facile (ma vergognoso) speculare sull’ingenuità e sui bisogni delle persone in stato di difficoltà, disorientandoli per cercare di trarne futuri vantaggi politici e clientelari. Per questo motivo io avrò maggiore pazienza dinanzi alle false accuse e maggiore considerazione per i lavoratori”.
Sin qui la voce del Sindaco che è mosso da buone intenzioni, ma certamente non si è mai allontanato dal Palazzo per visitare i parchi cittadini, nonostante sia stato sollecitato da più parti. Avrebbe potuto così constatare lo stato di degrado e abbandono dei parchi cittadini, non più sotto le cure amorevoli dei lavoratori delle cooperative. Ma il degrado in cui versano, il parco della Vittoria di Viale Trieste, così come l’Emilio Morrone di Via Misasi, piuttosto che i giardini Carlo Levi e Matilde Serao insiti sempre sull’ex via Roma, più che per la cattiva politica, soffrono la violenza che i cittadini di Cosenza gli infliggono quotidianamente. Utilizzandoli come discariche a cielo aperto. Spazzatura ovunque che i cittadini lasciano con noncuranza sotto le panchine o tra l’erba alta, bottiglie di vetro che i tanti alcolisti che frequentano le villette del centro, lasciano nel luogo in cui le consumano, rendono la situazione igienica oltre ogni limite di umana sopportazione, minando l’incolumità di giovani, vecchi e bambini che, nonostante il degrado, continuano a frequentare le oasi di verde cittadino. Come documentano le nostre foto, ci sarebbero tutti i presupposti per un sequestro da parte della magistratura, ma ahinoi, neanche i giudici escono dal Palazzo. I cosentini purtroppo si.
LE FOTO DEI PARCHI
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