Calabria
Sisma, Oliverio alla Conferenza Regioni propone il ‘progetto del secolo’ per mitigare il rischio sismico
Il governatore della Calabria, Mario Oliverio ha partecipato ieri a Roma, alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini.
ROMA – L’ordine del giorno dell’incontro romano è stato incentrato sulle modalità per il coordinamento del flusso di aiuto, delle Regioni e delle Province autonome, per la gestione per l’emergenza a seguito del terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Ai lavori della Conferenza hanno preso parte anche il Capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti e il neo Commissario, nominato dal governo per la Ricostruzione Post Terremoto, Vasco Errani.
Il presidente Oliverio, ha riconfermato la disponibilità della Calabria, regione alla quale è stata unanimemente riconosciuta la fattiva tempestività dimostrata nell’immediatezza dell’evento sismico, ad intervenire con uomini e mezzi nelle aree colpite. Poi ha proposto la convocazione di un’apposita riunione per definire e mettere a punto una strategia di prevenzione e di mitigazione del rischio sismico attraverso un grande progetto nazionale di intervento di messa in sicurezza degli edifici di particolare rilevanza strategica, a partire dalle scuole, dalle strutture sanitarie e dagli edifici pubblici, stabilendo una catalogazione delle priorità e programmando interventi in direzione della messa in sicurezza del patrimonio abitativo del Paese, a partire dai centri storici e dai presidi sanitari“.
Oliverio: “il progetto del secolo”
“Deve essere – ha detto tra l’altro il presidente della Giunta regionale – il ‘progetto del secolo’, il più grande progetto di investimento pubblico mai messo in campo dallo Stato e deve riguardare la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale. Tale progetto dovrà avere un carattere pluriennale e dovrà essere inserito in una strategia europea rispetto alla quale occorrerà prevedere deroghe dai vincoli finora imposti dal Patto di Stabilità e dai programmi della stessa Comunità europea”.
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