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Bere caffè allontana istinti suicidi
Bere caffè è un beneficio o un danno? Quanti caffè si possono bere affinché gli effetti positivi di una delle bevande più popolari al mondo non si trasformino in attacchi alla nostra salute?
Numerosi studiosi hanno cercato di dare una risposta a queste domande. Non ultimi i ricercatori dell’Harvard School of Public Health, secondo cui, a seguito di un monitoraggio per circa 20 anni su oltre 150.000 persone, bere da due a quattro tazzine al giorno riduce del 50% il rischio di suicidio rispetto a chi non ne beve o ne consuma di meno.
Sembrerebbe infatti che la quantità di caffeina assunta in modo regolare sia correlata a determinati comportamenti.
La scoperta dei ricercatori dell’Harvard School of Public Health aggiunge un’altra qualità al già tanto amato caffè che viene considerato benefico per aumentare la concentrazione, ma anche per contrastare il morbo di Alzheimer, il cancro della pelle e il diabete.
Nonostante tutto però anche gli studiosi americani hanno sconsigliato elevate assunzioni di caffeina a chi soffre di depressione.
In generale, poi, superare la quantità di due o quattro tazzine, rischia di provocare insonnia, alterazioni del ciclo del sonno, tachicardia e tremori.
Al di là degli eccessi, il caffè può candidarsi al ruolo di migliore bevanda per la socializzazione. Ormai, non c’è momento della giornata in cui non si possa berlo.
Una società francese ha perfino creato una macchina da caffè da auto: se siete stanchi e non volete staccarvi dalla guida, potete attaccarla alla presa dell’accendisigari della vostra vettura e inserire la cialda.
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