COSENZA – In una lunga intervista pubblicata dal quotidiano il Manifesto, l’europarlamentare M5S Pasquale Tridico, candidato della colazione “extra large” del centrosinistra alle prossime regionali, affronta una serie di temi e spiega il suo progetto per la Calabria. Per quanto riguarda le tempistiche sulla sua candidatura spiega “Rispetto ad altri contesti, a dire il vero, in Calabria siamo stati Speedy Gonzales. Occhiuto ha annunciato le sue dimissioni il 31 luglio, l’8 agosto è stato sciolto il Consiglio regionale e poco più di 10 giorni dopo è arrivata la convergenza di tutto il fronte progressista sul mio nome. Ringrazio tutti i segretari e coordinatori regionali, nonché i leader nazionali, per il sostegno e la fiducia che ripongono su di me. E ringrazio soprattutto i tantissimi cittadini calabresi che hanno perorato la mia candidatura dal basso. Mi candido perché la politica per me è servizio alla comunità, è senso del dovere e responsabilità, è il sogno dell’ambizione collettiva: la grande ambizione di Berlinguer nel cambiare le cose.”
Che Calabria si immagina nei prossimi 5 anni, chiede il giornalista all’economista? “La Calabria che sogno ha l’orgoglio e la tenacia dei miei genitori che, poverissimi, hanno cresciuto 7 figli trasmettendogli i valori della solidarietà e dell’impegno come strumento per riscattarsi da una condizione di partenza sfavorevole grazie ad uno Stato sociale funzionante. Io e moltissimi fra i miei fratelli e concittadini siamo emigrati per studiare e lavorare, ma abbiamo sempre conservato le radici qui e oggi ritornare perché tantissimi calabresi ripongono una speranza in me è un onore, ma anche una grandissima responsabilità. Cercherò di non deluderli e lavorerò per ricucire una Regione devastata in cui si scappa per curarsi, per lavorare, per vivere. Se facciamo funzionare gli ospedali e i trasporti e se c’è il lavoro ed è ben retribuito, i calabresi non emigreranno più, anzi ritorneranno in quella che è una delle Regioni più belle d’Italia”.
Il governo Meloni ha tagliato fondi PNRR alla Calabria
Per quanto riguarda il suo avversario Tridico glissa “non voglio parlare di Occhiuto, non mi interessa personalizzare questa campagna. I cittadini non ne possono più di risse, ma chiedono fatti e i fatti dicono che, secondo dati Eurostat, la Calabria è la Regione più povera d’Europa. Questa è l’eredità politica e morale della destra. Il governo Meloni ha tagliato alla Calabria nel 2023 quasi 1 miliardo di euro per la riprogrammazione dei fondi PNRR di Fitto, nel 2024 1,6 miliardi di fondi di coesione destinati anche alla Sicilia per dirottarli nel progetto del Ponte sullo Stretto e nel 2025 9,4 miliardi di investimenti PNRR previsti per l’alta velocità ferroviaria.
Il totale fa 12 miliardi, a cui vanno aggiunti 4,4 miliardi del fondo di perequazione, destinato a tutto il Meridione, che è stato prosciugato sempre dal governo Meloni. Per la destra il Sud è un soprammobile, noi invece vogliamo restituirgli la dignità che gli spetta. Ci batteremo affinché non un euro destinato alla Calabria sia dirottato altrove. Lo sviluppo va creato qui”.
Il campo largo? Al tavolo chi vuole ricucire i disastri della destra
Al giornalista che gli chiede come si gestisca un campo così allargato con tante diverse anime e dopo il No di Calenda, Tridico spiega “ai cittadini non interessano i giochi politici e non perdono il loro tempo a leggere post su X. Gli esponenti calabresi di Azione, come da loro stessi ribadito, sostengono la mia candidatura, con grande convinzione. Al tavolo regionale del fronte progressista non ci sono stati veti o distinguo, ma la voglia di cambiare con un programma innovativo che sappia ricucire i disastri della destra. Ringrazio in particolare Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico per la vicinanza umana e l’amore che hanno dimostrato alla nostra terra. Ho percepito in tutti il forte senso di responsabilità verso la Calabria”.
I programmi per la Calabria di Tridico “sanità, reddito e fondi europei”
Per quanto riguarda i programmi che metterà in campo? “Con le altre forze politiche – spiega Tridico – abbiamo iniziato a lavorare prima sui contenuti, che sui nomi. Il programma c’è già, lo presenteremo in modo ufficiale presto ma posso rivelare che punta a una svolta profonda con attenzione alla sanità, alla trasparenza, alla giustizia sociale, ai trasporti, alle politiche industriali oltre che al reddito di dignità. Vogliamo rilanciare il Servizio Sanitario Regionale pubblico e territoriale riqualificando le strutture sanitarie e con un piano straordinario per assunzioni e stabilizzazioni del personale medico. La Calabria è la regione più povera d’Europa, servono dunque un reddito di dignità regionale e un salario minimo per contrastare il lavoro povero. Vogliamo offrire nuove opportunità ai giovani con finanziamenti ad hoc e voucher formativi nei settori innovativi. Le aree interne vanno sostenute con interventi e finanziamenti ad hoc, magari utilizzando i fondi del PNRR, i cui ritardi accumulati sono scandalosi. Non lasceremo alcun bisogno senza risposta. Vogliamo qualcosa di veramente straordinario per far ritornare ai calabresi l’orgoglio della loro appartenenza.
“Il Ponte sullo Stretto? Per noi le priorità dei calabresi sono il lavoro”
Chiusura dell’intervista con la questione Ponte sullo stretto di Messina che Tridico boccia senza se e senza ma. “Mi chiedo che senso abbia investire 14 miliardi di euro per attraversare in 5 minuti lo Stretto quando ci si impiega 5 ore per attraversare la Calabria da Nord a Sud. La politica è anche gestione delle priorità e per noi le priorità dei calabresi sono il lavoro che non c’è, gli ospedali che cadono a pezzi, la povertà dilagante e i trasporti lumaca. Il Ponte non porterà sviluppo, forse qualche affare a qualche grande lobby del cemento, ma drenando così tante risorse condannerà la Calabria e la Sicilia a un sottosviluppo senza via di ritorno. E proprio per contrastare l’ineluttabilità di questo destino nasce la mia candidatura. Per riportare speranza”.

