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Stop all’uso dell’immobile delle Canossiane per il Telesio. Appello del Comitato Piazza Spirito Santo «che fine farà?»

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COSENZA – In piena emergenza Covid vi fu l’occupazione da parte degli studenti: parliamo dell’ex convento delle suore Canossiane convertito a plesso del Liceo Classico Bernardino Telesio. Gli studenti avevano inscenato una veemente protesta per il trasferimento di una parte delle sezioni del liceo cosentino, nella struttura di proprietà della provincia di Cosenza che lo aveva rimesso a nuovo con un investimento cospicuo. Altri tempi, visto che è notizia degli ultimi giorni che l’immobile non sarà più la sede staccata del liceo. Questa volta la proteste degli studenti non hanno nulla a che fare con tale decisione.

Dalla protesta degli studenti all’abbandono di uno stabile ristrutturato

Sulla questione è intervenuto il Comitato Spontaneo Piazza Spirito Santo che ha espresso profondo rammarico lanciando sui social un segno di protesta “nei confronti del Liceo Classico Bernardino Telesio e della proprietà dell’immobile della Provincia di Cosenza, per la decisione di chiudere la sede staccata del Liceo ubicata nel rione Massa, in via Carlo d’Aquino”.

“Questa sede, ospitata in un immobile recentemente ristrutturato con un investimento di alcuni milioni di euro, era stata resa un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intero centro storico di Cosenza. La sua chiusura rappresenta dunque non solo un impoverimento culturale e sociale, ma anche uno spreco di risorse pubbliche che avrebbero dovuto garantire continuità e sviluppo”.

“Ancora una volta – scrive il Comitato – il centro storico perde un presidio fondamentale di cultura, legalità, democrazia ed economia. La presenza del Liceo costituiva non soltanto un punto di riferimento formativo per i giovani, ma anche una boccata d’ossigeno per un quartiere che soffre da tempo di abbandono, marginalità e difficoltà socio-economiche. Con amarezza rileviamo come la chiusura di una scuola in un contesto fragile non significhi soltanto la perdita di un servizio, ma l’ennesima occasione mancata di dare vita e speranza a un territorio che invece avrebbe bisogno di presenze istituzionali forti e durature”.

Il Comitato ha così rivolto un appello all’Amministrazione Provinciale di Cosenza e al suo Presidente affinché “l’immobile non venga lasciato nell’incuria e nell’inutilizzo, ma sia prontamente destinato ad un ufficio o a una funzione pubblica di rilievo, capace di riportare vitalità, economia e movimento in un’area che non può permettersi ulteriori ferite. Rinnoviamo la nostra ferma contrarietà alla logica dell’abbandono e ribadiamo l’urgenza di politiche di rilancio e di presidio del centro storico, nell’interesse non soltanto dei residenti ma dell’intera comunità cittadina”.

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