RENDE – “La nostra visione di una Rende migliore”. Questo il nome dell’incontro dove Sandro Principe questa mattina ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Rende davanti a tantissimi giornalisti e spiegando le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta annunciando che la sua sqaudra, se eletto, sarà formato da una una nuova classe dirigente formata da giovani e donne competenti. Un gruppo di persone appassionate che amano la città e vogliono dedicarsi a Rende con dedizione e sacrificio perchè la politica, evidenzia Principe «non è un gioco ma è passione sacrificio. Io sarò come un papà che si metterà alla guida di questi giovani e queste donne per dare una prospettiva di sviluppo a Rende».
Nessuna ambizione di carriera, gesto di amore e sacrificio per Rende
«Faccio una premessa di carattere di scenario che risponde a una domanda che mi fanno in tanti. Perchè mi candidato? Voglio ribadirlo: Nessuna scelta di carriera che è oramai alle mie spalle. Mi candidato pe due motivi: richiesta diffusa e popolare delle varie realtà di Rende, dei cittadini, degli imprenditori che mi chiedono di dare il mio contributo per il rilancio della città. I due anni di commissariamento sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma sono almeno una decina di anni che Rende è in declino».
«La cosa non dico che mi ha sorpreso ma mi ha messo in difficoltà, perchè non avendo nessuna ambizione di carriera, il mio è un gesto di amore e sacrificio per Rende. Non vorrei essere retorico ma nelle mie condizioni è davvero un sacrificio. Ma non volevo nemmeno che un domani qualcuno potesse dirmi che non ho dato una mano a rilanciare Rende e sono scappato. Questo è il motivo vero per fare in modo che Rende torni ad essere un collettivo di progetto».
Riportare al massimo i servizi essenziali. Serve l’unione dei Comuni
Alla domanda cosa farà Principe nei primi 100 giorni? «Riportare ordine nella città. Dalle strade, ai parchi, dalla spazzatura ai servizi essenziali. Mentre ci occupiamo di queste emergenze, riportando i servizi ai massimi livelli saremo pronti ad attuare il nostro programma che spazia in tutti i settori. Una delle priorità sarà l’unione dei comuni con Rende, Castrolibero e Cosenza per quando riguarda alcuni servizi come i trasporti e la vigilanza urbana che deve essere un servizio fatto dall’unione dei comuni. Rende non ha necessità di interventi di edilizia abitativa ma vanno applicati i PAO e dedicare una parte del territorio alle case dei giovani. Edilizia per i giovani, sanità, sostegno agli anziani e alle disabilità».
A sinistra la vera forza siamo noi: storia e futuro di Rende
Principe che alla domanda sul campo largo e perchè non si è realizzato a risposto con una battuta «non capisco di agricoltura» spiegando che «da una parte c’è la destra che si è unita attorno a un candidato e poi ci siamo noi vera forza riformista. Ma chi siamo? Siamo la storia e il futuro di Rende. Siamo il vero centrosinistra che si apre alle forze moderate e che hanno una cultura. Ci apriamo a tutti quelli che vogliono difendere la Rende attuale e rilanciarla. Questo, voglio dirlo, è il secondo tempo della città unica. Mi trovo in questa avventura mentre me ne stavo tranquillo leccandomi le ferite. Ci sono state persone di cultura e di politica di destra come Amerigo Castiglione che mi hanno detto “vogliono eliminare Rende”, devi scendere in campo per difenderla».
Un’armata Brancaleone solo per fermare Sandro Principe
«Ringrazio tutti quelli del Comitato del No. Io vedo il secondo tempo dell’annessione alla città unica. Il candidato del centrodestra ha illustrato la sua versione di città unica. Alla nostra sinistra, il candidato che è amico di Manna e amico di Caputo. Poi c’è che non digerisce Principe e hanno messo in piedi un’armata Brancaleone solo per fermare Sandro Principe».
Per quanto riguarda i socialisti e il ritrovato entusiasmo Principe spiega «Sono contento che questa mia candidato abbia ridato slancio a tanti socialisti che non riuscivano più a trovare il bandolo della matassa per rilanciare la loro visione politica, inserirsi nel tessuto sociale con riforme che avessero un occhio particolare alle libertà civile e alla libertà sociale. Li ringrazio davvero di cuore perchè stiamo lavorando insieme come si faceva una volta: Il PSI ha fatto una scelta giusta perchè l’appoggio del centrosinistra sarà a quello di Sandro Principe. Io sono cofondatore del Pd Calabrese. Abbiamo le carte in regola e queste carte vogliamo spenderle per il progresso della nostra città»
Rende è una risorse per l’area urbana, Provincia e Regione
«Sono in campo per difendere Rende, e farla tornare agli antichi splendori e lanciarla verso il futuro. Rende è una risorse per la provincia e la Regione. Abbiamo infrastrutture nel settore dell’energia, della depurazione, dell’innovazione, dell’accoglienza che se bene utilizzati possono essere un traino per la regione. Quindi il rilancio di Rende è un rilancio di tutta la Regione e anche di Occhiuto e del Centrodestra. Bisogna avere visione, fortificarsi solo nel proprio ambito non avrebbe senso. Se sarà eletto avrò un confronto diretto con la provincia e la Regione».
Vicende giudiziarie? Ho la coscienza pulita
Principe ha parlato anche della sua vicenda giudiziaria “ho la coscienza tranquilla e non ho nulla da temere. Le mie vicende non interferiranno con il futuro di Rende. Abbiamo solo applicato le leggi dello Stato. Abbiamo utilizzato le cooperative con grandi risultati applicando una legge dello Stato. Mi sono sempre comportato con dignità, onore e nel rispetto delle istituzioni. Ho sempre e solo applicato le leggi, un qualche occasione anche in modo più rigoroso».

