RENDE – Conferenza stampa per il sindaco sospeso di Rende Marcello Manna che ha parlato ai giornalisti sia della situazione relativa allo scioglimento del Comune di Rende ma anche della situazione giudiziaria che lo riguarda e definita da Manna “il grande imbroglio“. «Sono trascorsi sei mesi da quando è stato sciolto il Consiglio comunale di Rende e ancora non conosciamo le ragioni di questo provvedimento, anche perché, ancora, non abbiamo avuto la possibilità di visionare la relazione della Commissione d’Accesso, nonostante una formale richiesta effettuata alla Prefettura di Cosenza (ricorso al Tar) e sebbene la Procura della Repubblica ha confermato che non sia più secretata»- ha spiegato l’ex sindaco di Rende sul commissariamento del comune d’Oltre Campagnano.
«Si tratta di sentire le ragioni e capire cosa è accaduto a Rende dal punto di vista giudiziario, dei provvedimenti emessi dal Ministero degli Interni e dalla politica». L’ex sindaco di Rende sottolinea anche come la politica, quando c’è un provvedimento di scioglimento si dilegua, com’è accaduto per esempio per i Comuni di Cirò, Strongoli, Caccuri, sciolti per mafia tre anni fa e la sentenza uscita nelle scorse settimane che ha riabilitato gli amministratori perché assolti per non aver commesso il fatto.
Poi c’è un altro aspetto, quello che Manna definisce un “grande imbroglio”, almeno da quello che emerge dagli atti in suo possesso, a partire da quelli giudiziari che sono stati quasi tutti revocati: «noi abbiamo solo da rivendicare il buon governo della città di Rende che è uscito dal pre-dissesto. Questo diciamolo, perché i comuni posso essere sciolti a causa di una cattiva gestione, ma in questo caso vorremmo capire quale sia la cattiva gestione».

