Calabria
Il mio posto è qui, è stato presentato a Bari il film girato in Calabria
COSENZA – ‘Il mio posto è qui’, racconta una storia di emancipazione e di amicizia vera in una Calabria dominata ancora da una radicata cultura patriarcale negli anni ’40.
La storia
All’indomani della fine della seconda guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che la porta a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.
Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.
È una storia di riscatto femminile ma anche un film su un tema più universale che è quello di lottare per inseguire i propri sogni e la propria identità. Il regista Cristiano Bortone ha scelto Gerace per le riprese, perchè il paese ha mantenuto intatti molti degli elementi architettonici dell’epoca.
“Come autrice donna ritengo – sottolinea Daniela Porto – che il tema dell’emancipazione femminile che nel film è storicizzato (proprio negli anni in cui è ambientata la storia le donne votarono per la prima volta) non sia purtroppo obsoleto. Ogni giorno leggiamo sulle cronache di casi di femminicidio, abusi sulle donne. Ritengo dunque che sia importante che opere cinematografiche continuino a interrogarsi e a stimolare il pubblico su queste tematiche”.
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