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Il Festival delle Invasioni 2025 riempie l’estate a Cosenza con il “Vortice Urbano”: da Nina Zilli a Clementino – Tutti gli eventi

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COSENZA – Tutto pronto il Il Festival delle Invasioni 2025. Questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, è stato presentato il calendario degli eventi del prossimo festival che animerà l’estate cosentina per una settimana in Piazza XV Marzo, la più ampia del centro storico tra Rendano Arena e Villa Vecchia. La città dei Bruzi torna ad accendersi con una proposta culturale e musicale che non è solo un programma di eventi, ma un’azione collettiva, un patto simbolico tra luoghi, persone e visioni.

Festival delle Invasioni 2025 “Vortice urbano”

Slogan di questa nuova edizione “Vortice Urbano”, per sottolineare un turbinio di eventi, pronto a travolgere l’estate cosentina. Stamattina sono statu svelati tutti i dettagli del Festival delle Invasioni 2025 – Vortice Urbano. Un momento istituzionale importante che ha visto la partecipazione del sindaco Franz Caruso, della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, del dirigente del settore Cultura Giuseppe Bruno, del direttore artistico Gianluigi Fabiano e della coordinatrice del Festival Carmela Caligiuri.

Per sette giorni dal centro storico alle periferie, da Palazzo Spadafora all’Arena Rendano, il festival travolgerà la città come un vortice, e non poteva esserci parola più adatta a raccontare ciò che accadrà: idee, connessioni, pratiche culturali che non frammentano ma uniscono.

Festival delle Invasioni 2025 Caruso: “aperto, inclusivo e generativo”

Per Franz Caruso, Invasioni 2025 rappresenta una scelta culturale e politica precisa: investire nella cultura non come lusso, ma come diritto, non come cornice, ma come motore di trasformazione urbana e sociale. «Abbiamo voluto un festival aperto a tutti, che parla ai bambini, ai giovani, ai meno giovani», dichiara il sindaco sottolineando la natura profondamente democratica e partecipativa del Festival delle Invasioni.

«Un festival dove la tecnologia incontra la manualità, dove il teatro si fa rito urbano, dove l’arte si mescola alla memoria, e la musica diventa architettura emotiva. La musica è la colonna vertebrale del nostro vortice urbano: non un semplice cartellone di concerti, ma una costellazione di voci e generi che disegna una mappa emotiva e generazionale della città. Portiamo avanti quello che è stata l’idea del fondatore “Franco Dionesalvicercando di rifarci all’idea originaria del festival stesso ma con innovazione».

«Con Invasioni, Cosenza sceglie di essere città del presente e del possibile. Una città che si interroga, si attiva, si rigenera. Che non guarda la cultura da lontano, ma la vive, la produce, la trasforma» ha concluso Caruso.

Il cuore creativo: Cosenza Open Incubator

Un tassello fondamentale di questa edizione è il coinvolgimento del Cosenza Open Incubator, progetto dell’Università della Calabria nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la riqualificazione del centro storico, finanziato dal MiBACT. Ogni sera alle 18:30, a Palazzo Spadafora, cinque appuntamenti preserali daranno voce a talk, laboratori, mostre ed esperienze immersive ideati dalle nove aziende culturali e turistiche incubate. Giovani imprese che lavorano tra arte, scienza, sostenibilità e memoria, trasformando la cultura in motore di rigenerazione urbana.

Festival delle Invasioni 2025: si parte con Ninza Zilli

Al centro del vortice urbano c’è la musica, elemento cardine che attraversa generazioni e sensibilità. Una programmazione curata con intelligenza e visione, che va oltre l’intrattenimento. Si parte il 21 luglio con il concerto di Nina Zilli, icona di eleganza soul-pop. Il giorno dopo in scena il rapper Shade, che porterà l’energia del freestyle tra le piazze cittadine. Il 23 luglio, il festival tocca il suo apice simbolico con Delirium, progetto visionario di Francesco Perri con DJ Aladyn e l’Orchestra Sinfonica Brutia: un’opera sonora che fonde musica classica, turntablism, elettronica e immagini.

A seguire, il 25 luglio, tre cantautori contemporaneiPaola Pizzino, Cimini ed Eman – che offriranno una narrazione intima del nostro presente. Il 27 luglio, toccherà agli Sliding Doörs scegliere la Calabria e Cosenza come sfondo gotico per il loro metal contaminato.

Gran finale con l’energia di Clementino al Rendano Arena

Gran finale giovedì 28 luglio con Clementino al Rendano Arena: più che un concerto, un rito di chiusura. Artista eclettico, voce del Sud metropolitano, Clementino rappresenta lo spirito ibrido, viscerale e popolare del festival. È questa la grande scommessa di Invasioni 2025: rendere la cultura non un privilegio, ma un diritto diffuso. Non un linguaggio elitario, ma una pratica viva e condivisa.

Un festival che non propone eventi da consumare, ma esperienze da abitare. Che non semplifica, ma arricchisce. Che non parla di città, ma con la città. E forse, proprio per questo, Invasioni 2025 non si concluderà con l’ultimo concerto. Il vero gran finale sarà nei giorni successivi, quando resteranno gli echi, le connessioni, le energie, le idee. Quando il vortice urbano continuerà a muoversi, anche dopo che le luci si saranno spente. Perché a Cosenza, la cultura non passa. Permane.

Invasioni e la Villa Vecchia. Caruso “rispettatela”

Sul finire della conferenza, i riflettori si sono naturalmente spostati sulla Villa Vecchia, uno dei luoghi simbolo della città che ospiterà il festival nel centro storico di Cosenza. Non sono mancate le domande sulle polemiche dopo il restyling da 2,7 milioni di euro. Il sindaco fatto un appello a tutta la cittadinanza: «rispettare Villa Vecchia, viverla con cura, proteggerla come uno spazio storico e simbolico che tornerà ad accogliere centinaia di cosentini e visitatori da tutto il Sud Italia. Perché un festival può trasformare, ma spetta a ciascuno di noi far sì che questa trasformazione sia duratura, condivisa, sana. Allora viviamo questo Vortice Urbano come una celebrazione culturale.
È un banco di prova per una città che vuole cambiare sul serio, partendo dalla bellezza e dalla responsabilità».

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