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Cosenza omaggia la Madonna del Pilerio. La Santa patrona è tornata tra la sua gente

Madonna del Pilerio Cosenza
COSENZA – La città di Cosenza si è ritrovata come comunità nel giorno dedicato alla sua Patrona, la Madonna del Pilerio a cui oggi il capoluogo bruzio ha reso omaggio. L’origine della devozione affonda le radici nel 1576, quando la peste stava decimando la popolazione. Secondo la tradizione, i cosentini si rivolsero alla Madonna per chiedere una grazia e durante un momento di preghiera collettiva, si notarono delle macchie sull’icona della Santa: un miracolo che da lì a poco avrebbe segnato la fine dell’epidemia.
Nel 1783 un violento terremoto si abbatté su Cosenza. In quell’occasione si constatò un altro segno sul viso dell’immagine della Madonna. Furono da tutti notate delle screpolature che poi scomparvero ma non del tutto, una volta passato il pericolo. In seguito a questo evento i cosentini chiesero all’autorità ecclesiastica l’istituzione di della festa detta “del patrocinio”, in onore della Vergine da celebrarsi ogni anno, il 12 febbraio. Quest’anno la celebrazione coincide anche con la chiusura dell’Anno Giubilare in occasione degli 800 anni del Duomo. Inoltre, la statua della Vergine, dopo due anni, è tornata tra le vie della città, seguita da centinaia di fedeli.
“Maria per i cristiani – ha detto l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano monsignor Giovanni Checchinato – è la prima appartenente alla Chiesa e guardando a lei vediamo il modello della Chiesa e invito i cosentini a riflettere rivolti Maria, che è la più perfetta delle credenti”. Alla conclusione della Santa messa è stata chiusa la Porta Santa a conclusione del Giubileo Diocesano.
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