COSENZA – Nuovo interventi di valorizzazione del Centro storico di Cosenza e rigenerazione sostenibile. Con l’approvazione della Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore ai lavori pubblici Damiano Covelli, all’approvazione del Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), arriva il via libera all’intervento denominato “Illuminazione Artistica del Centro storico di Cosenza con efficientamento energetico” con un importo complessivo di 600mila euro. L’intervento di illuminazione rientra nelle strategie di agenda urbana Cosenza-Rende 2021-2027 ed è finanziato con i fondi FESR FSE+ e va a completare la rigenerazione di quei quartieri del Centro storico che non erano rientrati nel precedente finanziamento.
Illuminazione artistica per valorizzare aree e monumenti
Gli interventi riguarderanno l’illuminazione artistica e architetturale di alcuni beni monumentali, che necessitavano di una significativa riqualificazione illuminotecnica per essere valorizzati correttamente. Nello specifico sarà migliorata l’illuminazione di alcune zone del centro storico in modo da renderle maggiormente attraenti e sicure nelle ore notturne ma anche per valorizzare alcuni dei beni architettonici e monumentali tra i più significativi della città storica facilmente individuabili nella skyline cittadina.
Le zone degli interventi di illuminazione
– Chiesa di San Domenico: uno dei simboli più importanti della città di Cosenza.
La chiesa di San Domenico con la sua particolare cupola svetta sui tetti della città di Cosenza. Si tratta di un edificio la cui origine risale al XVI secolo, commissionata dal principe di Bisignano – Antonio Sanseverino. L’obiettivo del progetto di illuminazione è quello di ridisegnare l’immagine notturna del complesso, grazie all’impiego di una illuminazione di elevata qualità tramite apparecchi illuminanti di tipo professionale di precisione.
– Chiesa di San Francesco di Paola: posta in prossimità del punto di convergenza tra fiume Crati e Busento, con facciata principale prospettante in Corso Plebiscito, adiacente a sinistra ad un edificio civile ed a destra ai locali di una vecchia caserma. Con il Convento costituisce un complesso in posizione predominante rispetto alle tre vie che convergono proprio davanti ad essa: Via San Francesco di Paola, Corso Plebiscito e Discesa Tribunali. L’obiettivo del progetto di illuminazione è quello di rendere leggibile il campanile nelle ore notturne enfatizzando la verticalità e la sommità e valorizzare la facciata principale con una illuminazione generale in grado di rendere leggibili gli elementi architettonici del fronte.
– Ponte dei Pignatari: intitolato a San Francesco da Paola e noto anche come “Ponte dei Pignatari” perché proprio qui vi erano gli artigiani che lavoravano e vendevano le “pignate”, pentole in terracotta. L’obiettivo del progetto è quello di efficientare l’impianto di illuminazione e valorizzare l’architettura del ponte nelle ore notturne tramite una illuminazione suggestiva e calibrata
– Ara dei Fratelli Bandiera: la colonna votiva nei pressi del sito storico della loro fucilazione ricorda i due eroi risorgimentali. Dal 1937 è stato dedicato un mausoleo con un altare sul quale sono incisi i nomi dei martiri cosentini e dei componenti della spedizione dei Fratelli Bandiera. L’intervento prevede la rimozione corpi illuminanti esistenti e manutenzione straordinaria impianto elettrico e l’installazione di nuovi proiettori LED specifici per tale ambito.
– Largo delle Vergini: uno dei luoghi più caratteristici del centro storico di Cosenza che prende nome dall’omonima chiesa, annessa all’ormai soppresso Monastero delle Vergini. L’intervento prevede la rimozione corpi illuminanti esistenti energivori e l’installazione di nuovi proiettori LED specifici per tale ambito.
– Piazza Luigi Cribari (Spirito Santo): Piazza Spirito Santo, oggi Piazza Cribari, a Cosenza, deve il suo nome all’intero quartiere che un tempo era il più grande e popoloso della città, noto anche come “Quartiere delle Concerie” per la presenza di artigiani e conciatori. L’intervento prevede la rimozione corpi illuminanti esistenti energivori
Installazione nuovi proiettori LED specifici per tale ambito.
Caruso “significativa riqualificazione illuminotecnica”
“Con la nuova Agenda Urbana Cosenza-Rende 2021-2027 – ha spiegato il sindaco Franz Caruso – la città di Cosenza intende proseguire il processo di efficientamento e riqualificazione della pubblica illuminazione del suo centro storico, intervenendo principalmente sull’illuminazione artistica e architetturale di alcuni beni monumentali che necessitano di una significativa riqualificazione illuminotecnica per essere correttamente valorizzati. Con l’intervento portato a termine con la vecchia Agenda Urbana – prosegue il Sindaco Franz Caruso – abbiamo efficientato i 1300 punti luce dell’illuminazione pubblica del centro storico, rendendo tutta l’illuminazione più sicura ed efficiente. Questo ha consentito, da un lato, un risparmio di 100 mila euro annui per le casse comunali e, inoltre, un abbattimento dell’emissione annuale di 80 tonnellate di CO2».
“Riduzione sensibile dell’inquinamento luminoso”
«Particolare attenzione – ha detto ancora Franz Caruso – è stata data alla riduzione sensibile dell’inquinamento luminoso. Mentre con il precedente intervento abbiamo illuminato artisticamente le piazze principali del centro storico (Piazza dei Valdesi, Piazza Piccola, Piazza Duomo, Piazza Parrasio e Piazza XV Marzo) cui vanno aggiunti il Castello Svevo e il Ponte di Alarico, oggi, con il nuovo progetto, illumineremo tutto ciò che non era rientrato nel vecchio finanziamento”.
Il Sindaco Franz Caruso ha precisato, inoltre, che altri interventi potranno riguardare, nel caso di disponibilità di somme, ulteriori aree del centro storico bisognose di migliorare o di integrare la pubblica illuminazione e altri beni culturali da valorizzare, come, ad esempio, Piazza dei Follari o il Mercato dell’Arenella.
«Questo nuovo tipo di illuminazione – ha concluso Franz Caruso – è concepito per esaltare al massimo i dettagli architettonici e per affascinare lo sguardo non solo dei visitatori, ma anche degli stessi cosentini, eliminando quelle luci colorate che andavano a coprire, anziché esaltare, i dettagli e le strutture che oggi noi andiamo a valorizzare, non solo rendendoli visibili, ma anche raccontandoli esaltando la loro identità e favorendo la connessione emotiva con l’ambiente circostante».

