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Cosenza, i murales per Mario Gualtieri: ricordo perpetuo del cantautore, anima e voce della città – FOTO

Mario Gualtieri Murales Cosenza

COSENZA – Per dare il senso del legame tra Mario Gualtieri e Cosenza, i romani direbbero “core de ‘sta città”. E proprio il cuore del capoluogo bruzio, coi suoi luoghi e la sua gente, continua a ricordare il “cosentinissimo” cantante di ritornelli-cult,  con immutato affetto. Questa mattina, l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Franz Caruso, dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e dall’assessore Damiano Covelli, ha omaggiato lo scomparso artista neo melodico dedicandogli un intero pilastro della strada sopraelevata nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione che unisce l’estetica urbana alla memoria locale.

Il sindaco Franz Caruso prendendo la parola ha sottolineato che “è un’iniziativa che nasce dal cuore”.  Tutte le grosse colonne che sorreggono il ponte della Statale, sono state infatti abbellite con diversi personaggi che hanno lasciato un’impronta nella storia di Cosenza, grazie all’azione finanziata dalla ditta Hobby Color di Federico Morabito. Oggi – alla presenza dell’arcivescovo metropolita Checchinato – sono state inaugurate anche le facciate dedicate ai Santi ed alla tradizione.

Ma il momento dal sapore bruzio che più bruzio non si può, in assoluto, è stato inevitabilmente quello, appunto, in cui sono stati scoperti i murales per Mario Gualtieri. Davanti ai familiari commossi, al figlio Maximiliano, alla figlia, ai nipoti ed alla moglie di Gualtieri che con voce emozionata dice “lui è sempre nel mio cervello”, i pittori Paolo Viscardi e Matteo Zenardi si sono detti onorati di aver lavorato in particolare a quest’opera (Viscardi, “grande amico di Mario Gualtieri”, è tra l’altro autore della maggior parte dei murales del progetto).

La dedica del figlio

E così, da oggi c’è la gigantografia di Mario Gualtieri dipinto ad esempio su una prima facciata da seduto, nella sua classica posizione divenuta iconica, vestito in total jeans, la catena d’oro col crocifisso in evidenza, il ciuffo da eterno ragazzo, le lenti scure. Girando poi attorno al pilastro, c’è inoltre Mario Gualtieri in una posa con Max da bambino e la dedica amorevole del figlio.

Il collage con gli articoli dei giornali sulla carriera di Mario Gualtieri

Ed ancora, un collage con gli articoli dei giornali che percorrono la carriera di Gualtieri: lui con Tullio De Piscopo e Pino Daniele, lui in tournée in Australia, lui che canta per celebrare suor Elena Aiello e quel titolo con la notizia della sua morte: “Addio alla voce di Cosenza”.

Ma forse un addio non c’è mai stato, era solo un arrivederci. La città, la famiglia, gli amici tengono in vita il ricordo di Mario Gualtieri, le sue note, la sua musica, e i suoi eredi Marco Cozza e Rossella Falbo che chiudono la cerimonia come sarebbe piaciuto al maestro: prendendo il microfono e cantando un testo inedito che lo riporta qui, di nuovo, tra la sua gente.

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