L’ordinanza di Speranza e il nuovo decreto anti-contagio, entreranno in vigore da lunedì mettendo la Calabria in zona arancione. Qui vi rimarrà fino a Pasqua, salvo miglioramenti da zona bianca. Chiudono bar e ristoranti, stop agli spostamenti in altri comuni. Nell’ultimo fine settimana da zona gialla scatta l’allerta movida
.
COSENZA – L’ultimo occasione per l’aperitivo con gli amici, ma anche la voglia di un pranzo al ristorante al mare o in montagna, prima che vengano chiusi i confini comunali. Ora che la Calabria è nuovamente finita in zona arancione per decreto legge, dopo 6 settimane consecutive di zona gialla, il rischio è che l’ultimo fine settimana di aperture si trasformi in trasgressione delle regole anti-contagio con la solita folla nelle strade della movida e il pericolo assembramenti. L’ordinanza di Speranza, insieme alle nuove misure del decreto legge, entreranno in vigore da lunedì, con l’attenzione che si sposta a questi ultimi due giorni dove resteranno ancora in vigore le regole da zona gialla. Alcuni sindaci hanno già predisposto la chiusura di alcune strade e piazze (è successo ad Acri), mentre il Viminale ha invitato i prefetti ad effettuare servizi di controlli mirati, con il concorso delle polizie locali, nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della ‘movida’, anche nei giorni festivi e prefestivi, a seguito degli assembramenti che si verificano proprio nell’imminenza del passaggio ad una zona caratterizzata da misure più restrittive. A Cosenza da alcune settimane la “villetta di Via Roma ” viene letteralmente invasa da centinaia di giovani e gli assembramenti sono stati inevitabili nonostante l’intervento delle forze dell’ordine chiamate ad intervenire dai cittadini.
Lunedì via libera dunque al nuovo decreto che ci porterà alla seconda Pasqua blindata e lei cui misure dureranno dal 15 marzo al 6 aprile. “Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza” ha detto Mario Draghi “sono consapevole che le misure avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia”, ha aggiunto ancora il premier. Ecco una sintesi delle regole da seguire nelle zone rosse e arancioni secondo le indicazioni delle faq del Governo (in aggiornamento rispetto al Dl approvato oggi), con le regole particolari per i giorni di Pasqua 2021.
LE VISITE DI PASQUA BLINDATA: Nei giorni 3, 4 e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta), sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite per la zona rossa. “Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento” verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni.
LE REGOLE NELLE ZONE ROSSE
SPOSTAMENTI VIETATI: sono vietati salvo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria.
SHOPPING: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
CONTINUA LA SERRATA DI PISCINE E PALESTRE: Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI: sono sospese le attività inerenti servizi alla persona come i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere e gli estetisti – RISTORANTI E BAR: i ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono aperti solo per l’asporto fino alle 18.
SCUOLE: sospese le attività in presenza nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge in modalità a distanza.
MUSEI, CINEMA E TEATRI: La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.
CHIESE APERTE: Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.
LE REGOLE NELLE ZONE ARANCIONI
SPOSTAMENTI: è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle cosiddette seconde case ubicate dentro e fuori regione – SHOPPING: In zona arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.
RISTORANTI E BAR: è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
SCUOLE: si può frequentare ma i presidenti delle regioni possono in casi particolari chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad.
MUSEI, CINEMA E TEATRI: La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.
CHIESE APERTE: Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.