VERBICARO (CS) – LNDC Animal Protection ha scritto una lettera al sindaco di Verbicaro, chiedendo di valutare altre soluzioni per limitare gli eventuali problemi di natura sanitaria. “Una condanna a morte senza possibilità di appello”; così l’associazione animalista definisce infatti la soluzione messa in campo dal sindaco Francesco Silvestri, per risolvere il problema dei bovini che da anni vivono liberi sul territorio del suo Comune. A quanto pare, infatti, tutto è cominciato molti anni fa quando un piccolo gruppo di bovini era stato visto vagare nelle campagne nell’indifferenza generale. Da allora, nulla è stato fatto per tenere la situazione sotto controllo e gli animali si sono riprodotti, arrivando oggi a una popolazione stimata tra i 50 e gli 80 individui.
Ora, secondo le autorità, questi animali rappresenterebbero un rischio per l’incolumità pubblica anche in virtù del fatto che non sono mai stati sottoposti a controlli sanitari e per questo si è presa la decisione drastica di procedere con il loro abbattimento, senza tentare altre strade, tramite ordinanza contingibile e urgente emessa dal primo cittadino del paese.
“Purtroppo ormai è la consuetudine: l’uomo commette errori, ma a pagare sono sempre e solo gli animali. In tutti questi anni si sarebbe potuto fare tanto per limitare le nascite e tenere sotto controllo questo gruppo di animali liberi – commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection – probabilmente sfuggiti a qualche allevatore e mai reclamati. E invece si è scelto deliberatamente di non fare nulla, lasciare che le cose precipitassero per poi adottare la soluzione più estrema. Sempre a patto che queste preoccupazioni per l’incolumità pubblica siano reali e non un semplice pretesto per “gestire” in modo rapido la convivenza con questi animali. Gli eventuali problemi di natura sanitaria sarebbero facilmente risolvibili radunando gli animali in gruppi e sottoponendoli ad analisi e profilassi vaccinale qualora necessario. Il vero problema, però, sono le proprietà private che – stando a quanto affermato nell’ordinanza – sarebbero danneggiate da questi animali alla ricerca di cibo. Come sempre, la tutela degli interessi economici privati ha il sopravvento sulla vita altrui. Tutto questo non è accettabile, uccidere non può essere sempre la soluzione a tutto”.
Il testo della lettera
Egregio Dott. Silvestri,
scrivo in qualità di Presidente di LNDC Animal Protection, una delle più antiche e importanti associazioni protezionistiche presenti in Italia, dal 1950 impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie, con circa 70 sedi locali e migliaia di soci, volontari e sostenitori in tutto il territorio nazionale. Ho appreso con grande sconcerto della sua ordinanza mirata a uccidere i bovini vaganti sul territorio del Suo Comune. Dalle informazioni che ho raccolto, questi animali sono presenti da diversi anni e finora nulla sarebbe stato fatto per monitorare e tenere sotto controllo la situazione. Questo ha portato alla riproduzione incontrollata dei bovini che, stando a quanto leggo dalla suddetta ordinanza, oggi sarebbero stimati dai 50 agli 80 individui. È inaccettabile che, come sempre, debbano essere gli animali a pagare con la vita per gli errori fatti dall’uomo così come è inaccettabile che gli interessi economici dei privati che avrebbero subito danni da questa situazione debbano venire prima del rispetto della vita altrui. Per quanto riguarda gli eventuali problemi di natura sanitaria, si potrebbero risolvere radunando gli animali in gruppi e sottoponendoli ad analisi ed eventuali profilassi vaccinali, se necessario. Invece, Lei ha preferito scegliere la strada più facile e più drastica che sinceramente rappresenta una sconfitta. La invito pertanto a revocare l’ordinanza e valutare altri sistemi per affrontare una situazione la cui responsabilità non è certo degli animali, colpevoli solo di essere liberi, ma di una gestione negligente da aprte delle istituzioni in tutto questo tempo. In attesa di un cortese riscontro e a disposizione per un ulteriore confronto sull’argomento, porgo distinti saluti.
LNDC Animal Protection Presidente Nazionale Piera Rosati
