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Bonifiche a Rende, Fratelli d’Italia replica ai socialisti: «Su Legnochimica abbiamo proposto soluzioni»

RENDE (CS) – Arriva la replica del circolo cittadino di Fratelli d’Italia di Rende dopo l’attacco lanciato ieri dal PSI Calabria, in vista delle elezioni amministrative del Comune.

“Restiamo ancora una volta basiti di fronte alle ultime esternazioni di esponenti socialisti in merito all’iniziativa che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Calabrese, organizzata nei giorni scorsi nel punto di confronto del nostro candidato a sindaco Marco Ghionna. In tale circostanza, era infatti emersa l’attenzione nei confronti delle bonifiche ambientali sul territorio rendese con particolare riferimento all’area della Legnochimica, atavica criticità per i residenti. Ebbene, se non fosse che si tratta di una problematica seria, che fra l’altro ci sta particolarmente a cuore, per come dimostrato dallo stesso dibattito con l’assessore Calabrese, ci sarebbe davvero da sorridere e passare oltre. Ma crediamo sia opportuno evidenziare agli elettori le dovute differenze, appunto fra noi e loro, nell’approccio alle tematiche sul bene comune.

È ormai palese che i rappresentanti socialisti, gli stessi che per trent’anni hanno ininterrottamente governato Rende, non si siano mai accorti di questa “bomba” ecologica e che non abbiano mai proposto una soluzione concreta. Soprattutto, è palese che tuttora non sappiano di cosa parlano. Ci proviamo allora noi a spiegargli di una situazione che hanno avuto sotto il naso, mentre governavano, per decenni. Il terreno dove sorge la Legnochimica è di proprietà privata, ovvero dell’azienda Legnochimica Srl. Da ciò, va da sé che la Regione non ha competenza per potere intervenire sulla bonifica. Quest’ultima dovrebbe infatti essere attuata dal soggetto privato che, però, avendo dichiarato fallimento, non dispone delle risorse finanziarie per farlo.

In questo contesto, ci siamo dunque attivati, studiando dettagliatamente il problema come siamo abituati a fare, e suggerendo delle soluzioni senza parlare al vento come invece sono soliti fare i socialisti in questione. La soluzione che abbiamo individuato è quella per cui il Comune, con Marco Ghionna sindaco, proverà a sostituirsi al privato nella bonifica. Naturalmente prima di arrivare a questa azione, è necessario effettuare un piano di caratterizzazione dell’area per capire qualità e quantità dell’inquinamento in essere. Con la disponibilità dei dati effettivi, sarà quindi possibile avanzare alla Regione la richiesta di inserire l’area in un piano di bonifica regionale.

Ovvio, inoltre, che per accedere al piano di caratterizzazione, servano fondi. L’assessore Calabrese, che ha la delega all’Ambiente da meno di un anno, è venuto a Rende a dimostrare proprio la forte attenzione della Regione nei confronti di questa specifica tematica, dimostrando sensibilità nella prima fase di analisi, anche attraverso gli esperti di Arpacal, come del resto è stato già attuato per altre aree del territorio regionale. Concludendo, quindi, ci viene da chiedere ai socialisti: cosa c’è di “elettoralistico” nello studiare i problemi e nel proporre soluzioni in sinergia con gli enti deputati? È su questo che chiediamo il consenso ai cittadini, non su improbabili progetti come, ad esempio, quello di chiusura e apertura di svincoli autostradali decisi a piacere o di altre bizzarre proposte che interessano altri territori”.

 

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