COSENZA – «Non è mai troppo tardi! L’attualità di questo proverbio ben si addice al ravvedimento del Pd cosentino sulla delusione del primo biennio e mezzo della Giunta comunale. Il particolare più grave riguarda il PSC (Piano strutturale comunale) che viene ripudiato da esponenti di spicco del Pd, come a suo tempo dai rappresentanti eletti della lista Guccione, che già lo avevano contestato con noi avverso la versione del precedente Sindaco, Occhiuto, salvo, come sembra, cambiare giudizio secondo le stagioni e alleanze politiche! Nondimeno la comprensibile preoccupazione dell’attuale gruppo consiliare del Pd sfugge a questo revisionismo non certo unanime, per cui sono da attendersi ulteriori elaborazioni ben oltre i comunicati da “bollettino” ufficiale…» . È quanto dichiara la consigliera comunale Bianca Rende.
Il riferimento è alla nota dei dem dopo relazione della segretaria Rosi Caligiuri che hanno diciamo così “spronano” Caruso a fare di più con un rilancio dell’azione amministrativa e facendo il tagliando ai risultati fin qui conseguiti da Palazzo dei Bruzi evidenziando che l’azione amministrativa nei prossimi due anni deve trascinarsi in maniera inerziale ma dovrà consentire anche il compimento dell’opera di cambiamento della città reale e facendo di più soprattutto sui trasporti, welfare e sanità.
«Alla constatazione di questa delusione – spiega Bianca Rende, il Pd cittadino avverte che ben poco o niente è stato realizzato sul traffico caotico, ed i servizi pubblici e di assistenza, che l’ennesima opzione giudiziaria su temi strategici come il nuovo ospedale non porti a nulla di utile, ecc… Una bella scoperta, dopo tre anni di dichiarazioni alla “volemose bene”! Si vedrà se si tratta di un bilancio critico sul primo biennio della Giunta Caruso e quindi la ricerca di un rilancio operativo non solo dichiarato a mezzo stampa oppure di una diffida a non operare in difformità dell’alleanza politica “bruzia” in altri comuni dove si vota. Certo, il grande assente di queste strategie a geometria variabile e chiaramente orientate alle prossime elezioni regionali resta l’interesse pubblico ad avere una città ben governata e con servizi accessibili e ben funzionanti. A qualcuno davvero interessa? I cittadini attendono il loro turno per poter giudicare».

