CAPO VATICANO (VV) – La Guardia Costiera ha soccorso, nella notte, un gommone con sette persone a bordo.
E’ stato uno dei figli dei sette diportisti, quattro uomini e tre donne, che non vedendo rientrare il gommone nel porto di Vibo come da programma, ha pensato bene di allertare tramite il numero di emergenza in mare 1530 la Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo, che ha subito attivato il dispositivo di Soccorso in mare. Acquisite le prime informazioni dal segnalante, tra cui i numeri di telefono di due persone che si trovavano a bordo e presi contatti con gli stessi, ci si è resi subito conto della gravità della situazione in cui si trovavano i diportisti, che, stante il calare della notte e il peggioramento delle condizioni meteo marine, non riuscivano a governare il battello pneumatico di sette metri a motore e, cosa più grave, non riuscivano a fornire elementi certi sulla posizione, bensì notizie frammentate e non chiare per il forte vento e le ripetute perdite di linea cellulare. Immediata l’uscita della Motovedetta di Soccorso diretta a un miglio di distaanza dal traverso nord del faro di Capo Vaticano, in cui era stato stimato il punto di inizio ricerche, grazie alla localizzazione telefonica fornita dalla Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Allertate anche le sale operative del Centro Secondario di Soccorso della Direzione Marittima di Reggio Calabria, che disponeva l’invio in area della Motovedetta SAR 827 della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro per collaborare alle attività di ricerca. Dopo circa 45’ dall’uscita dal porto di Vibo, la Motovedetta giungeva nelle acque di Capo Vaticano e intercettava il gommone alla deriva, al quale la Sala Operativa di Vibo, richiedeva telefonicamente di sparare due razzi rossi a paracadute per essere meglio individuati. Dopo pochi minuti l’Unità di Soccorso si affiancava al gommone e sullo stesso saliva uno dei guardacoste della Motovedetta abilitato al primo soccorso, per sincerarsi delle condizioni di tre dei sette diportisti che stavano male a causa del moto ondoso, prestando loro le prime assistenze. Nei pressi dell’Unità in difficoltà giungeva successivamente, con altra unità, il noleggiatore del battello, che salito a bordo, scortato dalla Motovedetta della Guardia Costiera e da un’altra Unità della Guardia di Finanza, quest’ultima avvicinatasi vedendo i razzi rossi, giungeva nel porto di Tropea, ove ad attenderli vi era anche un’autoambulanza del nosocomio di Tropea. Per due di essi si è dovuto procedere con il trasporto presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Tropea, ove sono state praticate le necessarie cure del caso.