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Cimitero: frane e bare in attesa di sepoltura, dopo un anno problemi irrisolti
COSENZA – Tumulazioni al palo, camera mortuaria senza copertura, entrata bloccata dalle frane e cremazione inesistente.
A farla da protagonista ieri a Palazzo dei Bruzi sono stati il cimitero di Cosenza e colle Mussano dove sussistono diverse problematiche che, ormai da un anno, vengono ripetutamente portate all’attenzione dell’amministrazione comunale. Nel corso del consiglio comunale si è quindi inteso dare risposte alle lamentele di residenti e fruitori dell’area in cui è ubicato il camposanto bruzio. Il consigliere del PD Marco Ambrogio ha evidenziato come ai problemi del cimitero cittadino si aggiunge la questione della camera mortuaria del cimitero di Donnici, che è priva di copertura strutturale, mentre a Cosenza persistono i problemi di snellimento dei tempi di sepoltura sollecitando ad intervenire al più presto. “Pensare che il cimitero sia abbandonato nel degrado – ha affermato Sergio Nucci di Buongiorno Cosenza – fa male. Per ripianare i danni della frana che ostruisce uno degli accessi al cimitero e alle cappelle i fondi ci sono, sono fondi POR che vanno rendicontati entro un certo periodo di tempo e non credo che siamo disponibili a perderli”.
Il Sindaco Mario Occhiuto ha confermato che “è stata aggiudicata la gara per i servizi di manutenzione e pulizia, con un numero adeguato di persone. Sul finanziamento di 2 milioni per gli eventi franosi, c’è una gara in itinere e molto partecipata, 120 ditte, la prossima settima si prevede l’ultima seduta per l’aggiudicazione. Nel frattempo abbiamo già progettato tutte le opere di riqualificazione del cimitero ed organizzato tutti i servizi, anche questi organizzati in una gara che sarà espletata a breve. Il progetto prevede 5/6 mila loculi, che abbelliranno il cimitero anche dal punto di vista architettonico, il completamento delle cappelle private e la riqualificazione degli spazi comuni. Su questo progetto abbiamo fatto la scelta delle aste pubbliche”. Cipparrone di SEL ha poi ricordato che “negli ultimi anni la sepoltura non avviene più nel classico loculo di cemento ma in strutture prefabbricate, poi chiuse con dei materiali isolanti. Chiedo come mai il loculo prefabbricato, che costa sensibilmente in meno rispetto a quello di cemento, lo si fa pagare ai cittadini la stessa cifra. Così come credo che vada rivista anche la possibilità di estendere la concessione gratuita del loculo anche a redditi ISEE bassi, e non soltanto a chi è privo di reddito. Visto che non si ha un bilancio del cimitero per sapere quanto riesce ad incassare, non sappiamo perché ci siano ancora tutti questi problemi e sembra strano anche che i dipendenti vengano spostati per ripicche personali”.
“Nel 2006 – ha ricordato Spataro di Forza Italia – fu promossa la fornitura dei primi 36 loculi, fuori cemento e dentro resina, dopo sei mesi qualcuno si inventò una gara per la fornitura di 50 loculi in 50 giorni, se la aggiudicarono ad una cifra decisamente superiore rispetto a quella dei loculi sopra citati. Credo che su questo argomento vada steso un velo pietoso e che vada piuttosto supportata l’iniziativa di questa Amministrazione di costruire 5000 loculi in partenariato con una grossa azienda, risolvendo così il problema per moltissimi anni”. Poi la questione cremazioni. Maria Lucente del PD ha sottolineato infatti come “non si capisca perché una città civile e moderna come la nostra non si ponga il problema della realizzazione del forno crematorio. Sempre più persone fanno questo tipo di scelta ed il cittadino di Cosenza deve rivolgersi fuori regione”. Terminato il dibattito, è stato approvato all’unanimità un documento nel quale “il Consiglio comunale chiede all’amministrazione comunale di verificare nel più breve tempo possibile le problematiche relative al ripristino della viabilità F.lli Bandiera-Colle Mussano, di verificare altresì, con azioni di controllo, la sicurezza dell’area cimiteriale ed il decoro degli spazi dei cimiteri di Cosenza e Donnici dove la camera mortuaria è priva di copertura. Chiede di verificare la possibilità in futuro di valutare altre forme, alternative, complementari alla sepoltura, cioè la cremazione. Chiede la verifica della piena fruibilità delle aree, sia pubbliche che private ed, infine, la verifica dei costi attuali dei loculi”.
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