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Lavoro: il Pd parla di LSU, il Pdl li ignora e punta alle imprese

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Lavoro: il Pd parla di LSU, il Pdl li ignora e punta alle imprese

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CATANZARO – Pd e Pdl a confronto sul fronte occupazionale. Se il primo dimentica il precariato che va oltre gli Lsu, il secondo si sofferma solo sulle imprese.

I consiglieri regionali del Pd Carlo Guccione e Antonino De Gaetano hanno chiesto al presidente della Giunta regionale calabrese Giuseppe Scopelliti di intervenire presso il nuovo ministro al Lavoro Enrico Giovannini perche’ sia convocato con un urgenza un tavolo di contrattazione sulla situazione dei cinquemila Lsu ed Lpu calabresi. “Quella che ci troviamo di fronte – hanno dichiarato Guccione e De Gaetano – e’ una situazione gravissima, che potrebbe diventare da un momento all’altro esplosiva. Senza un intervento urgente di stabilizzazione, cinquemila lavoratori saranno licenziati a luglio e in Calabria potrebbe esplodere una vera e propria bomba sociale. Ci troviamo di fronte ad una situazione disumana, assurda ed insostenibile, rispetto alla quale la giunta regionale guidata da Scopelliti non ha previsto nessuna copertura finanziaria fino alla fine del 2013. Verso questi lavoratori registriamo una sorta di insensibilita’ diffusa da parte di questo esecutivo regionale di centrodestra che ci preoccupa e ci allarma, soprattutto se pensiamo che, nella scorsa legislatura, il governo Berlusconi destino’ centodieci milioni di euro per la stabilizzazione degli Lsu di Napoli e di Palermo, lasciando del tutto dimenticati i precari calabresi, nonostante le vibrate proteste delle opposizioni parlamentari e delle forza sindacali. Per questo motivo abbiamo ancora una volta sollecitato Scopelliti e la sua giunta a darsi da fare, a trovare le somme necessarie per la copertura finanziaria dei sussidi e delle integrazioni da destinare ad LSU ed LPU fino a fine anno, ad individuare un meccanismo certo perche’ siano pagati puntualmente a fine mese i sussidi e le integrazioni, al fine di evitare gli inaccettabili ritardi che si sono verificati negli anni passati, a garantire il proseguimento delle Convenzioni per gli anni successivi al 2013, a pubblicare il bando regionale per la stabilizzazione per l’anno 2013 come previsto dalla legge 20″. “Nell’incontro con il ministro Giovannini, che auspichiamo possa avvenire al piu’ presto – aggiungono i due consiglieri regionali del Pd – chiederemo una deroga del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego riservata solo ad Lsu ed Lpu, l’abolizione del tetto degli stipendi dell’anno precedente per nuove assunzioni, il ripristino degli incentivi economici previsti nella legge n 2966 comma 1156 lettera f per i Comuni sotto i 20.000 abitanti da parte dello Stato per la stabilizzazione degli LSU ed LPU, la garanzia retroattiva dei contributi ai fini pensionistici a tutto il bacino LSU ed LPU da quando hanno iniziato ad essere impiegati nei progetti”. “Bisogna – concludono Guccione e De Gaetano – porre fine a questa lunga condizione di incivile precariato, rammentando che senza l’apporto dei lavoratori Lsu/Lpu sara’ messa in ginocchio non solo l’economia di oltre cinquemila famiglie calabresi, ma anche la normale gestione dei servizi essenziali in molti enti locali”.

 

Dal PDL arriva un elogio al nuovo Governo, ignorando cassaintegrati, esodati e soprattutto gli Lsu ed Lpu calabresi. “Credo che le parole del Presidente del Consiglio Enrico Letta in merito alla necessita’ di affrontare con piglio e determinazione l’emergenza occupazionale per creare nuovi posti di lavoro e contestualmente frenare i numerosi licenziamenti che si sono verificati negli ultimi tempi sia l’obiettivo principale da perseguire per eliminare il disagio sociale e dare dignita’ e prospettive ai cittadini”. E’ quanto afferma il deputato del Pdl, Giuseppe Galati, che interviene sui primi passaggi del nuovo esecutivo a larghe intese. “Il dramma dell’occupazione – continua Galati – e’ un problema che interessa l’intero Paese ma necessita’ di essere affrontato con particolare determinazione nel Mezzogiorno d’Italia ed in Calabria, terra, quest’ultima, costituita da una miriade di piccole e medie imprese che hanno bisogno di ossigeno per continuare a svolgere la loro attivita’ e di una riduzione considerevole della pressione fiscale sui redditi da lavoro. Solo aiutando chi e’ in grado di dare lavoro si puo’ e si deve uscire da una crisi che ha raggiunto livelli allarmanti”. “Quello delle imprese – aggiunge il parlamentare – e’ certamente un settore di fondamentale importanza per aggredire la crisi occupazionale e dare risposte in tempi ragionevoli ai cittadini, ma non e’ l’unico. Le politiche dei tagli sono certamente utili e direi necessarie in una Regione come la Calabria ma queste necessitano di una particolare attenzione per realizzare il duplice scopo di eliminare gli sprechi e nello stesso tempo garantire servizi di qualita’ e possibilita’ di lavoro a chi vuole rendersi utile per la collettivita’. Dobbiamo evitare la fuga di quei cervelli che non avendo prospettive di lavoro nella nostra Regione sono costretti a emigrare per cercare fortuna altrove. Questo deve accadere anche in altri settori trainanti come quello della sanita’, del turismo e dell’agricoltura. Coniugare efficienza, produttivita’, interesse dei cittadini e nuove opportunita’ di lavoro – conclude Galati – sono gli obiettivi fondamentali per guardare con fiducia al futuro del Paese e della Calabria”.

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