Italia
Coronavirus, biologo Bucci: “terapie intensive come due mesi fa”
Salgono sopra quota 100 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Trend in crescita per il quinto giorno consecutivo, Bucci “sono ancora numeri piccoli, ma la derivata di crescita aumenta; non sottovalutiamo questo segnale”
COSENZA – Nel giorno della riapertura delle scuole – una ripartenza caratterizzata da nodi ancora non sciolti e molte incognite, anche per quanto riguarda l’impatto sull’andamento del virus – continua la discesa dei contagi in Italia, ma aumenta il numero delle terapie intensive, dove sono attualmente ricoverate 107 persone, cioè 13 in più di ieri, quando l’incremento era stato di 8 (e 7 il giorno precedente). Si tratta di un trend in crescita per il quinto giorno consecutivo. Lombardia (21) e Sicilia (10) sono le regioni con il maggior numero di pazienti in terapia intensiva.
“Il 16 agosto avevo deciso, scatenando i più diversi mal di pancia, che il trend delle terapie intensive andava segnalato al pubblico. Due settimane dopo, con buona pace di certi critici della rappresentazione grafica, il trend non solo non è migliorato, ma continuando la sua risalita esattamente speculare alla discesa che aveva portato ai minimi della fine di luglio, ci ha rimandato indietro esattamente di 2 mesi, ai valori osservati alla fine di giugno”. Lo segnala su Facebook il biologo Enrico Bucci, docente negli Usa alla Temple University di Filadelfia, postando un grafico sull’andamento dei ricoveri nelle terapie intensive italiane negli ultimi 2 mesi dell’epidemia di Covid-19. “La ‘risposta con ritardo’ delle terapie intensive è iniziata – scrive lo scienziato – Sono ancora numeri piccoli, ma la derivata di crescita aumenta; non sottovalutiamo questo segnale“, avverte Bucci: “Reagiamo diminuendo il più possibile le occasioni di infezione”.
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