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Salvini a Rende “Lavoro, infrastrutture e sanità. Sono le urgenze di questa terra”

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Salvini a Rende “Lavoro, infrastrutture e sanità. Sono le urgenze di questa terra”

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Il leader della Lega nel suo incontro a Rende con Coldiretti” il 26 gennaio sarà una data storica perché per la prima volta nella storia la lega sarà presente nelle liste” Poi l’attacco alla sinistra “pensano che per colmare i buchi dei calabresi che emigrano bisogna utilizzare i gli immigrati” e sui Cinque stelle taglia corto “non esistono più”

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RENDE – “Lavoro, infrastrutture e sanità, sono le urgenze per questa terra. Qualcuno a sinistra pensa che per colmare i buchi dei calabresi che emigrano, bisogna utilizzare i gli immigrati. Noi cerchiamo i voti dei calabresi per liberare questa terra dal malgoverno della sinistra il 26 gennaio. Poi, il 26 gennaio, per la prima volta nella storia, ci saremo, perché la Lega qui non si è mai presentata, e sono contento che tanti per la prima volta ci daranno fiducia, e poi abbiamo cinque anni per lavorare, sia come Lega che come Regione Calabria. Sui calabresi non ho mai avuto idee particolari, ho sempre odiato i pessimi politici calabresi, ieri come oggi“. È quanto dichiarato dal leader della Lega Matteo Salvini a Rende parlando con i giornalisti prima dell’inizio di un incontro elettorale organizzato da Coldiretti.

 

“Quando i cittadini scelgono – continua Salvini  – è sempre una buona notizia, e spero che possano scegliere anche sulla legge elettorale perché c’è una sinistra che sta cercando con i trucchetti di palazzo di tornare a trent’anni fa, ai governi con cinque, sei o sette partiti e i cambi di casacca ogni quarto d’ora . Una legge elettorale stabile, – ha poi aggiunto Salvini – efficiente, moderna e maggioritaria. Una legge all’inglese, dove hanno votato e la sera stessa sapevano chi avrebbe governato. Di questo ha bisogno l’Italia, di certezze, stabilità e governi che durano. I Cinquestelle non esistono più e quindi quello di cui ci accusano non mi interessa”. Sul caso Gregoretti Salvini ha poi aggiunto: “Vogliono processarmi, lo facciano. Vogliono arrestarmi, lo facciano, ma dovranno trovare un tribunale bello grosso e un carcere altrettanto grosso, perché penso che ci saranno alcuni milioni di italiani a farmi compagnia, perché difendere i confini di un Paese, non è solo un diritto, ma un dovere di un ministro. La mancanza di onore è la vergogna che hanno quelli del Pd, che vogliono processarmi e lo facciano, ma perché dopo il voto in Emilia? Perché hanno paura di perdere la faccia. Se uno è convinto delle proprie idee, deve esserlo sempre. Quindi se sono convinti che sono un delinquente che merita un processo, lo votino in Parlamento e poi decideranno i giudici e gli italiani”.

 

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