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Costringe la collega a fare la mangiatrice di fuoco, arrestato 21enne

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Costringe la collega a fare la mangiatrice di fuoco, arrestato 21enne

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COSENZA – Bevi la benzina, sputa il fuoco e stai zitta.

Una routine rivelatasi un incubo per una ragazza 31enne di nazionalità rumena. La donna sarebbe stata costretta dal proprio collega, con il quale non intratteneva alcuna relazione sentimentale, a fare la mangiatrice di fuoco in un villaggio turistico di Scalea. Turni massacranti, nessun giorno libero e parte dello stipendio da consegnare direttamente al piccolo ‘capo’. La giovane sarebbe stata plagiata dal connazionale 21enne che l’avrebbe così indotta ad esibirisi in pericolosi spettacoli per i quali la 31enne pare non abbia mai avuto alcun tipo di esperienza pregressa. Anzi. Quella benzina in bocca l’animatrice rumena la odiava. Non riusciva a gestirla. “Non è il mio mestiere” avrebbe rivelato ai carabinieri del comando di Scalea. A testimoniarlo le diverse ustioni riportate in volto nel corso degli ultimi giorni. L’ultimo ‘incidente sul lavoro’ l’avrebbe spinta a denunciare tutto e mollare la carriera, mai agognata, da mangiatrice di fuoco. Nel corso di uno spettacolo tenutosi mercoledì sera nel villaggio la 31enne si è letteralmente data fuoco all’intero volto. Non più una piccola bruciatura, ma una grave ustione per cui i medici del locale nosocomio hanno dichiarato necessari 20 giorni di prognosi. Superato il limite la ragazza, come riferito dal comandante della stazione di Scalea, al mattino successivo si è recata presso la caserma di Scalea sfogando la propria rabbia: “Sono venti giorni che lavoro ininterrottamente, non ce la faccio più, non sono una mangiatrice di fuoco, mi hanno costretta”. Presentata la denuncia però dell’aguzzino nessuna traccia. Il 21enne era sparito nel nulla. Scomparso dal villaggio, irreperibile. I militari hanno immediatamente provveduto ad inoltrare foto segnaletiche dell’animatore turistico rumeno che è stato rintracciato dai carabinieri a Vibo Valentia e tratto in arresto per estorsione, plagio e lesione. Entrambi gli animatori pare risiedessero sul territorio nazionale da diverso tempo.

 

 

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