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Cadavere carbonizzato ritrovato in sacrestia

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Cadavere carbonizzato ritrovato in sacrestia

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VIBO VALENTIA – Macabra scoperta nel cuore di Tropea, perla del turismo calabrese.

Il corpo completamente carbonizzato di un uomo, cui identità resta ancora un mistero, è stato rinvenuto dai vigili del fuoco nella sacrestia della chiesa del Purgatorio di Tropea. In largo San Michele a pochi passi dalla piazza centrale del paese alcuni passanti incuriositi ed allarmati dal fumo proveniente dall’interno della chiesa avrebbero allertato le forze dell’ordine che intervenute sul luogo hanno immediatamente provvveduto a spegnere le fiamme. Domato l’incendio i presenti si sono trovati di fronte a uno scenario raccapricciante. Tra la cenere ancora fumante giaceva esanime il corpo di un uomo totalmente carbonizzato. Da una prima analisi pare si tratti di un uomo orientativamente sui 40 anni, anche se le gravi ustioni riportate e le precarie condizioni in cui è stato ritrovato il corpo non permettono di dare una stima precisa sull’età e le generalità del malcapitato. L’ipotesi avanzata allo stato attuale dagli inquirenti è che si tratti di un clochard di nazionalità rumena che soltitamente si aggira nei pressi della chiesa, aperta in questo periodo sino a mezzanotte, e che potrebbe esservisi introdotto per trascorrervi la notte. Sul posto, per i rilievi del caso, le Forze dell’ordine ed il medico legale. Anche se le esatte generalità dell’uomo ritrovato cadavere non sono ancora state rese note pare che si tratti un polacco 30enne. L’uomo, stando ad un primo esame del medico legale, non sarebbe morto per le ustioni riportate ma per via delle esalazioni del fumo provocato dalle fiamme appiccate per farsi luce nella sacrestia dove si sarebbe introdotto per compiere un furto non andato a buon fine. Nell’aprire un armadio della sacrestia, infatti, la fiamma della candela ha pero’ involontariamente urtato gli abiti del sacerdote custoditi nell’armadio che hanno cosi’ preso fuoco. Il polacco, non riuscendo a spegnere l’incendio ne’ ad uscire dalla chiesa, e’ morto per asfissia prima ancora di essere parzialmente investito dalle fiamme. L’uomo e’ stato ritrovato senza la maglietta che, secondo le ipotesi investigative, si sarebbe tolto una volta entrato in sacrestia per usarla quale “sacco” in cui nascondere la refurtiva. Sul posto per le indagini si sono portati il procuratore di Vibo, Mario Spagnuolo ed il colonnello dei carabinieri di Vibo Valentia, Daniele Scardecchia.

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