Area Urbana
Elezioni Cosenza, l’autocritica del Pd: “Cosentini addormentati”
La deputata Enza Bruno Bossio non ci sta (“Occhiuto? Pessima scelta”), mentre Ernesto Magorno pensa al futuro: “Ripartiamo da Guccione”.
COSENZA – Non finisce mai di sorprendere il Partito democratico cosentino. A poche ore dalla disfatta alle elezioni comunali che hanno portato alla riconferma di Mario Occhiuto alla carica di sindaco, i maggiori esponenti calabresi del partito, più che fare autocritica e capire le ragioni del crollo di consensi valutando eventuali passi indietro di chi sta sul ponte di comando da anni, tornano all’attacco rilanciando il loro progetto di ‘rinascita’. Qualcuno preferisce anche dare la colpa ai cosentini, colpevoli di aver preferito ancora una volta Occhiuto ad una coalizione composta, tra gli altri, da personaggi come Ennio Morrone, Giacomo Mancini junior, Giuseppe Galati, Denis Verdini e quasi (perché il tentativo è fallito) Tonino Gentile.
Enza Bruno Bossio
La deputata cosentina Enza Bruno Bossio sulla sua pagina Facebook ieri ha manifestato tutta la sua delusione per la riconferma di Occhiuto. “Oggi è un brutto giorno per Cosenza – ha scritto la parlamentare –. Non si tratta di non essere sportivi o di non accettare il risultato democratico. Ma non si poteva fare una scelta peggiore per il governo della nostra città. Mi auguro soltanto che quando i cosentini si sveglieranno da questo incantesimo non sia ormai troppo tardi”.
Ernesto Magorno
Da un deputato all’altro. Anche il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, apparso più volte nervoso per i risultati elettorali di Cosenza, ha lasciato un messaggio sulla sua pagina Facebook. “Sin da queste ore – ha scritto – il Pd è pienamente impegnato a sostenere il successo di Rosanna Barbieri a Crotone e di Stefano Mascaro a Rossano al voto di ballottaggio del 19 giugno. Al tempo stesso, non intendiamo rinviare, né sottrarci a un’analisi rigorosa che richiede il voto conseguito dal Pd soprattutto nelle città, a partire da Cosenza. Non vogliamo limitare le ragioni che hanno determinato la sconfitta di Cosenza alla giustificazione di avere scelto il candidato sindaco in zonacesarini. Vogliamo prima di tutto approfondire il carattere strutturale del voto registrato da Mario Occhiuto ma anche non sorvolare sulle ragioni politiche che hanno relegato il Pd e la coalizione civica progressista ad un consenso al di sotto delle aspettative. Occhiuto – prosegue Magorno – è riuscito a intercettare il voto proprio dello schieramento di centrodestra e di Forza Italia, ma al tempo stesso quello di una diffusa domanda di antipolitica. Non è un caso che, al contrario di tutte le altre città meridionali al voto, il Movimento 5 stelle nella città dei Bruzi si colloca su percentuali assai più basse. Ricercare i motivi della nostra sconfitta significa indicare anche la giusta strada per aprire una nuova fase nel Partito democratico cittadino. Il Pd della città di Cosenza richiede una rifondazione politica e organizzativa. Proporrò di affidare alla responsabilità di Carlo Guccione – conclude il segretario regionale – il compito di organizzare il congresso straordinario del Partito in città anche al fine di attivare rapidamente il necessario confronto con le diverse componenti sociali sul progetto di governo della ‘Grande Cosenza’ che intendiamo portare avanti anche dalla collocazione istituzionale di opposizione a Palazzo dei Bruzi”.
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