Area Urbana
Guerini: “Guccione entra e segna come Morata. Verdini? Scelte locali”
Il vice segretario del Pd è tornato a Cosenza dopo due mesi trovando un candidato sindaco diverso e un’alleanza con ‘Ala’ difficile da giustificare.
COSENZA – L’ultimo suo ‘sbarco’ a Cosenza nel marzo scorso aveva lasciato il segno. Oggi il vice segretario del Partito democratico Lorenzo Guerini è tornato nella città dei bruzi per sostenere la campagna elettorale dell’Alleanza Civica. Ha trovato i volti di sempre e un candidato sindaco diverso rispetto all’ultima volta. “Su Lucio Presta – aveva detto il 7 marzo – c’è sempre stata una forte condivisione”. Una condivisione talmente solida da portare il manager dei vip a una fuga rapida e indolore (nonostante le dichiarazioni di facciata).
Ma si sa, “nel Pd – ha evidenziato oggi l’esponente del partito di Renzi – siamo abituati a discutere, poi ci sono scelte che vengono prese a livello locale. Io privilegio sempre percorsi di unità però se in alcune situazioni queste condizioni non ci sono bisogna rispettare le dinamiche territoriali. L’importante è mettere in campo una proposta visibile e chiara nei contenuti, poi saranno i cittadini a decidere. Molte cose – ha aggiunto Guerini – sono cambiate rispetto allo scenario iniziale. È stata fatta una scelta che rispettiamo. Il Pd ha avuto la forza di mettere in campo subito una proposta e ringraziamo Guccione per avere accettato la candidatura perché sicuramente entrare in campo quando la corsa è iniziata non è facile ma bisogna avere tutte le capacità per poterlo fare. Mi auguro sia come Morata (l’attaccante spagnolo della Juventus, ndr) che è entrato a partita iniziata e l’ha risolta. Carlo ha le capacità per poterlo fare. Il partito è forte per potere reggere questo percorso”.
Verdini, da fantasia a realtà
Capitolo Verdini. Sempre nel marzo scorso a Cosenza, Guerini definiva la probabile alleanza di Governo con Denis Verdini pura fantasia (leggi qui). “A Cosenza – aveva però sostenuto – non so se c’è l’accordo”. Anche in questo caso, due mesi dopo le parole cambiano. “Lo diranno le elezioni – ha affermato – se saranno scelte felici o meno. Sono argomenti che rientrano in una polemica di carattere nazionale: discutiamo, ci sono visioni differenti nel Pd. Qui oggi affrontiamo le amministrative e sul territorio possono nascere anche queste alleanze. Non ci sono state direttive precise dal premier”.
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