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Occhiuto non cede alle isterie della Gentile, la Giunta rischia il crollo

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Occhiuto non cede alle isterie della Gentile, la Giunta rischia il crollo

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COSENZA – “Si pensa al bene del cittadino prima di ogni cosa e la discussione rientra” dichiarava circa quindici giorni fa la nipote del senatore.

Poi l’affondo, le bassezze, l’appellativo infelice ‘Schettino’. E l’inevitabile allontanamento. Mario Occhiuto non asseconda i capricci dell’ex prima donna del municipio bruzio. E prosegue per la sua strada. Lo strappo con il PDL viste le parentele anagrafiche e politiche della Gentile sarà difficile da ricucire. Il papà assessore regionale ai lavori pubblici e lo zietto senatore difficilmente perdoneranno. L’imbarazzo tra i consiglieri regna sovrano. Che fare? Seguire la gonnellina della pupilla dei notabili o continuare ad assecondare la sete di cemento dell’architetto? Un dilemma per i politici, non certo per i cittadini. Intanto per costringere il primo cittadino al rimpasto il Pdl pare stia pensando di ritirare i suoi assessori anche se Occhiuto si affanna a garantire che il gemellaggio con i berluscones non è in discussione. Il reintegro della nipotina non avverrà. Ma se il ricatto degli assessori dovesse funzionare anche l’assessore Vigna che attualmente sostituisce Katia Gentile dovrà abbandonare la nave, non come il capitano Schettino, ma come un semplice burattino. Stessa sorte toccherebbe all’assessora Machì. Il tutto dovrebbe avvenire nelle prossime ore. La città attende assorta, poco convinta che le cose cambieranno. Le due famiglie Occhiuto e Gentile da tempo influenzano la vita del Comune di Cosenza, tutto cambia perché nulla cambi. A meno che la Giunta non cada.

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