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Sigaretta elettronica: questione di moda o salute?

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Sigaretta elettronica: questione di moda o salute?

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Aumentano sempre di più le persone che preferiscono l’utilizzo della sigaretta elettronica piuttosto che la “bionda“. Questione di moda, di salute o crisi economica?

Nella maggior parte dei casi è moda, tendenza dettata da amici che già la possiedono e influenzano altri amici fumatori.

Di certo vi è che oggi, i cosiddetti “svapatori”, rappresentano circa il 15% dei fumatori nostrani. Un mercato che ha creato un nuovo business, con l’apertura di circa 2000 punti vendita specifici di questo prodotto.

La sigaretta elettronica ha vari design e il suo kit è composto da ricariche e accessori.

La sigaretta evaporizza una soluzione composta da nicotina sciolta in acqua, il cui dosaggio varia a seconda delle marche, propilene glicole, glicerolo e aromi per renderla ancora più appetibile. Aspirando il vapore, il fumatore dovrebbe essere esposto ad un pericolo minore, per l’assenza di combustione di sostanze cancerogene come, ad esempio, il catrame.

Gli esperti sembrano concordare sull’utilizzo di tale sigaretta per ridurre il tasso di nocività del fumo tradizionale ma non mancano i pareri negativi.

Il governo ha anche provato anche a tassarle, ma senza esito positivo. A tal proposito Umberto Tirelli,direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto tumori di Aviano ha dichiarato: “Tassare le sigarette elettroniche? Sarebbe statoun errore perché assicurano una minore introduzione di sostanze cancerogenelegate alla combustione tradizionale e che sono alla base di malattie ben note. In questi casi non bisognerebbe pensare ai minori introiti del fisco ma ai vantaggi per la salute

Secondo l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e la Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMeR) allo stato attuale gli utilizzatori di sigarette elettroniche non possono essere sicuri delle caratteristiche qualitative e quantitative del prodotto inalato anche perché le sigarette elettroniche non sono state sottoposte a test di verifica indipendenti.

Nel documento condiviso dalle due Associazioni si legge: “non ci sono supporti scientifici per approvare l’uso della sigaretta elettronica come alternativa sicura alla sigaretta tradizionale a base di tabacco”. Stesso parere è stato espresso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda di regolamentare questi dispositivi come presidi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da fumo.

Insomma ad oggi la soluzione è ancora la stessa: smettere di fumare!

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