‘Quelli del Gratta e Vinci’, nell’inchiesta sui rimborsi anche Principe e Gentile

COSENZA – La Regione ‘rimborsatutto’. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria vuole vederci chiaro.

Aumentano i nomi dei capigruppo dei gruppi consiliari di Palazzo Campanella che dovranno rispondere sulle dinamiche dei folli rimborsi spese nel periodo che va dal 2010 al 2012 nel quale vennero conteggiati tra i costi sostenuti anche gratta e vinci, spettacoli di lap dance e bagni termali. Un senatore, tre assessori, un sottosegretario regionale e otto capigruppo di partito indagati per peculato, concorso in peculato, falso e truffa. Luigi Fedele, Alfonso Dattolo, Pino Gentile, Alberto Sarra, Agazio Loiero, Giulio Serra, Giuseppe Bova, Sandro Principe, Giampaolo Chiappetta, Giovanni Bilardi, Nino De Gaetano, Vincenzo Ciconte, Emilio De Masi saranno i primi a sfilare davanti ai magistrati. Gli inquirenti per sciogliere la matassa dei rimborsi illegittimi, una moda diffusa sia nel centrosinistra sia nel centrodestra, partiranno proprio dall’ascoltare i responsabili, in qualità di capigruppo, delle autorizzazioni a procedere nella copertura delle anomale spese sostenute per l’attività politica. I primi di giugno la Procura provvederà ad avviare gli interrogatori per capire come e perché i soggiorni a Chianciano Terme, i viaggi di coppia all’estero, le cene da oltre sessanta coperti, i vini pregiati, i tergicristalli, le scope elettriche e le gite a Montepulciano sono stati pagati con i soldi dei contribuenti. Un buco da milioni di euro che nel corso degli interrogatori dovrà essere dimostrato come sia giustificabile che tali costi siano stati sostenuti nell’ambito delle attività istituzionali. Attualmente solo alcuni destinatari sono stati raggiunti dal provvedimento che nei prossimi giorni sarà notificato ai 13 ‘tesorieri’.