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Licenziamenti: Comune di Reggio Calabria occupato dai manifestanti

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Licenziamenti: Comune di Reggio Calabria occupato dai manifestanti

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REGGIO CALABRIA – Esplode la protesta dei lavoratori nella città dello Stretto.

Una cinquantina di lavoratori della societa’ Multiservizi di Reggio Calabria ha occupato stamane l’androne di palazzo San Giorgio, sede del comune. I lavoratori temono per il loro futuro, date le incerte prospettive della societa’ per conto della quale operano. I dipendenti chiedono un colloquio con il presidente del Senato, Piero Grasso, presente al Teatro Cilea di Reggio poco distante dalla sede del municipio, dove la seconda carica dello Stato partecipa alla manifestazione per la legalità Gerbera Gialla” in ricordo dell’imprenditore Gennaro Musella, vittima di ‘ndrangheta.. I dimostranti che hanno occupato l’aula consiliare sono circa una ventina. I lavoratori protestano, in particolare, contro i 280 licenziamenti annunciati e che potrebbero essere propedeutici alla liquidazione della societa’ il cui capitale e’ partecipato dal Comune. Licenziamenti annunciati che di fatto segneranno la liquidazione della Multiservizi. Ieri, nel corso di un incontro tra i commissari, che governano la citta’ dopo lo scioglimento per mafia, e il socio privato, sono stati decisi cinque giorni di proroga dopo i quali saranno effettuati i 280 licenziamenti. I manifestanti sono controllati da carabinieri e polizia che ne impediscono l’accesso al palazzo. Il presidente del Senato, Piero Grasso, ha quindi accettato di incontrare una delegazione di dipendenti della Multiservizi, societa’ mista del Comune di Reggio Calabria, sciolta per mancanza dei requisiti antimafia nel foyer del teatro “Cilea”. “Ho ascoltato i loro problemi e le loro richieste e le trasmettero’ alle autorita’ competenti locali”. Con queste parole il presidente del Senato ha riassunto l’incontro avuto con i dipendenti della Multiservizi. In realta’ la procedura prevista dai commissari che amministrano il comune sciolto per mafia prevede che il vincitore della gara che si aggiudichera’ i servizi oggi espletati dalla societa’ mista salvaguardi i livelli occupazionali. I lavoratori, invece, temono che cio’ si traduca in 280 licenziamenti.

 

La società era stata posta in liquidazione dopo aver ricevuto l’interdittiva dalla Prefettura. Per questa società era stato attivato il percorso di trasformazione in società inhouse ai sensi dell’art.4 comma 3-sexies della legge 135/2012. Ma, aquanto si apprende dalla stampa, il Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi ha ritenuto irricevibile il piano presentato dal comune di Reggio Calabria. Non ha, a quanto sembra, dato parere negativo, ma ha semplicemente rigettato il piano in quanto privo dei requisiti per essere valutato. Secondo la stampa il provvedimento del Commissario per la razionalizzazione della spesa recita così:”Esaminata la documentazione pervenuta, si osserva che l’Amministrazione non ha fornito compiutamente gli elementi necessari ai fini della valutazione richiesta”. Purtroppo questo percorso di trasformazione doveva essere attivato entro 90 giorni dalla data di conversione del decreto e, quindi, oggi la procedura non può più essere attivata. A seguito degli errori commessi nella procedura di trasformazione per la Multiservizi le possibilità di sfuggire alla liquidazione sono davvero esigue, a meno che non si attivino le procedure di cui all’art. 4 comma 2 della legge 135/2012.

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