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Viabilità creativa: frana la strada, una stufa segnala la presenza di massi (FOTO)
Segnali stradali grotteschi nella strada, ufficialmente chiusa al transito, tra Carpanzano e Piano Lago.
MARZI (CS) – Sulla super strada Medio Savuto nel tratto tra Marzi e Carpanzano una stufa è posta al centro della carreggiata. La strada non dovrebbe essere percorribile in quanto nel 2005, ancora prima della sua apertura, è crollata trascinando con se l’ex ss 19 e da allora non è mai stata messa in sicurezza. Nonostante ciò gli automobilisti la attraversano quotidianamente non esistendo alcun vincolo o transenna che impedisca il transito dei veicoli. Gestita dalla Regione Calabria, che ne ha affidato lavori e manutenzione a Calabria Verde, il tratto stradale rappresenta un vero e proprio pericolo per i pendolari. Non solo per le frane, ma anche e soprattutto per la totale carenza di qualsiasi intervento volto a garantire l’incolumità pubblica. Impossibile contattare gli operatori di Calabria Verde per segnalare disagi o rimostranze. I telefoni, quando va bene, squillano a vuoto. Negli altri casi la telefonata si blocca automaticamente dopo un breve annuncio. Poi in fondo, non sono necessari i solleciti dei cittadini, la tempestività di Calabria Verde che ha oggi assorbito le funzioni delle ex comunità montane, è impeccabile.
Franato nei giorni scorsi un altro costone della Medio Savuto qualcuno ha inteso segnalare i massi per evitare che le auto vi si schiantino contro. L’ingegno e la buona volontà degli operai intervenuti hanno fatto sì che gli automobilisti venissero informati della presenza della frana. Come? Con una vecchia stufa a gas su cui è poggiato un cartello. Calabria Verde (ad esclusione, visto che i vigili urbani di Marzi e Carpanzano non hanno competenza) a suo modo, ha così risolto il problema. Solo di giorno. Di notte ovviamente è tutto demandato alla memoria o ai pronostici dei temerari automobilisti che devono perfettamente ricordare (o immaginare) dove si trova la stufa per evitare di travolgerla al buio. Nessun segnale luminoso è stato posto. Bisogna risparmiare. Anche perchè, purtroppo, con i novanta milioni di euro stanziati recentemente dal Governo e affidati alla Regione Calabria per terminare i lavori non si è riusciti a comprare neanche dei piccoli led. Si è scelto di usarne 74 milioni per ricoprire il debito sanitario. Ovvio, la salute prima di tutto. Dove siano finiti i fondi residui però è ancora un mistero che solo il governatore Oliverio potrà svelare.
Foto: Corinna Salvino
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