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Centrale a biomasse irregolare, verifiche in corso
SORBO SAN BASILE – Sorgerebbe su un territorio per la coltivazione di prodotti per uso alimentare.
Sono a lavoro i tecnici dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e gli uomini del Nucleo investigativo sanita’ e ambiente (Nisa) chiamati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro ad effettuare precisi accertamenti nell’ambito dell’inchiesta relativa alla realizzazione della centrale elettrica a biomasse a Sorbo San Basile, nel Catanzarese. Gli esperti hanno svolto ricognizioni e sopralluoghi necessari a redigere la consulenza richiesta all’inizio di marzo dal sostituto procuratore Carlo Villani, titolare delle indagini, in merito alla regolarita’ del rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione dell’opera, alla luce del fatto che l’area individuata per la centrale e’ destinata alla coltivazione di prodotti con marchi Dop e Igp. I consulenti dovranno anche concentrarsi sulla verifica della conformita’ dei pareri rilasciati dalla Conferenza di servizi e sulla valutazione d’impatto ambientale fatti per l’opera, nonchè sulla regolarita’ del progetto presentato per il rilascio delle autorizzazioni edilizie. Le indagini sulla centrale a biomasse sono partite a seguito della precisa denuncia di alcuni comitati di ambientalisti e della minoranza del consiglio comunale locale. Nell’inchiesta, che allo stato vede indagati un funzionario della Regione, il progettista dell’opera ed un tecnico della societa’ che realizzera’ la centrale, e’ confluito anche il parere fornito dal Ministero dell’Ambiente dal quale emergerebbe l’erronea ubicazione della struttura, dal momento che il progetto avrebbe dovuto rispettare anche gli specifici vincoli previsti per la tutela di flora e fauna della zona.
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