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Saracena, uccisa anziana: genero in fuga
COSENZA – Mano assassina. Sarebbe un giovane di Saracena, tra l’altro legato da vincoli di affetto con la vittima, l’esecutore materiale dell’omicidio di un’anziana,
Maria Carmela D’Aquila, 74 anni, e ferito gravemente la convivente, Giuseppina Costanza 40 anni, poi si è dato alla fuga ed è attivamente ricercato.
La donna è stata uccisa in casa dal genero, al termine di una lite, pare l’ennesima, scoppiata all’interno dell’appartamento della donna e legata a questioni di natura economica. La lite, come detto, una delle tante, rispetto ad altre occasioni, è sfociato nel suo epilogo più tragico. Il giovane, infatti, pare che, in preda ai fumi della rabbia e accecato da un sentimento di rancore, nei confronti dell’anziana, s’è accanito con l’utilizzo di un colpo contuntende contro la vittima, causandone la morte. All’istante. Il giovane, nel suo “delirio” sanguinario, oltre a uccidere la suocera, ha anche ferito la convivente, prima di darsi alla fuga. Il giovane, desxcritto da tutti come un soggetto poco raccomandabile, pare sia origianario di Altomonte e da tempo s’era trasferito a Saracena, dove viveva con la sua compagna, in casa della vittima. Ora è attivamente ricercato. I carabinieri di Castrovillari, competenti per territorio, hanno istituito diversi posti di blocco, per limitarne la fuga e “braccarlo”. Una dettagliata informativa è stata trasmessa dagli inquirenti al procuratore capo della Repubblica della città del Pollino, Franco Giacomantonio. Sul cadavere della donna è stato già eseguito un primi esame cadaverico esterno. Dalla prima sommaria visita è emerso che il colpo letale sia stato uno solo, inferto con forza. Il sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi, si è detto sconcertato per l’accaduto e ha ricordato la figura della vittima, descritta come una persona perbene, grande lavoratrice e ben voluta da tutti. Meno dal genero. Verrebbe da dire.
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