Area Urbana
Traffico illegale di rifiuti alle porte di Cosenza: 5 arresti. Sequestrata un’autodemolizione (FOTO E VIDEO)
L’antimafia ha posto i sigilli ad un’autodemolizione operante a Zumpano nell’operazione denominata “Efeso” e messo le manette ai polsi di 5 persone. Si tratta della ditta “Euro Rottamazioni” dei fratelli Laino
COSENZA – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza stanno in queste ore eseguendo cinque ordinanze di misura cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Catanzaro Assunta Maiore. I reati contestati sono traffico illecito di rifiuti, ricettazione e associazione a delinquere. Nel corso delle indagini gli agenti del Corpo forestale avrebbero accertato che la ditta smaltiva illegalmente ogni tipo di rifiuto e non solo quelli derivanti dalla rottamazione. Inoltre i cinque avrebbero riciclato materiale rubato quali cavi di rame. La ditta era stata sottoposta a controlli già lo scorso anno.
Migliaia di tonnellate di rifiuti smaltite illecitamente e senza effettuare alcun trattamento tra quelli previsti per legge da parte della ditta Euro Rottamazioni dei fratelli Laino a Zumpano. E’ quanto emerso dalle indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza coordinate dalla DDA di Catanzaro che ha portato questa mattina all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per cinque persone, al divieto di dimora nel Comune di Zumpano per una sesta persona e alla denuncia a piede libero per altre cinque. Le indagini sono durate diversi mesi ed hanno permesso di interrompere l’attività illecita di smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. All’interno dell’azienda in contrada Padula a Zumpano, confluivano vari tipi di rifiuti, oltre ad ingenti quantitativi di cavi in rame prelevato furtivamente a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni. I rifiuti e i cavi in rame venivano conferiti alla ditta, in particolare da tre soggetti rumeni che fungevano da collettori con una pluralità di persone della stessa nazionalità e la ditta stessa.
COSI’ LA DITTA SMALTIVA ILLEGALMENTE TONNELLATE DI RIFIUTI
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In altri casi i rifiuti venivano conferiti direttamente all’interno del piazzale della ditta. Il rame, sia pulito che bruciato, introdotto al suo interno, quantificato dagli investigatori tramite attività di videosorveglianza e intercettazioni in oltre cento tonnellate veniva sigillato all’interno di alcuni container per poi essere caricato a bordo di mezzi e occultato sotto altri tipi di rifiuti per essere poi inviato in Puglia, Campania e Basilicata insieme ad altri tipi di rifiuti. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza sono stati monitorati anche attraverso rilevatori satellitari montati dagli uomini della Forestale. Ogni tipo di rifiuto veniva introdotto all’interno del cantiere della ditta. Batterie esauste al piombo, oli esausti di veicoli, elettrodomestici, cartellonistica stradale, lampioni, veicoli fuori uso e rifiuti ferrosi di ogni tipo e finanche una carrozzina per disabili. Con l’operazione denominata “Efesto” è stata smantellata una rete di raccolta illegale di rifiuti e una centrale di ricettazione e riciclaggio di cavie manufatti in rame di provenienza furtiva il cui giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre un milione e mezzo di euro.
Dopo la lunga e accurata attività questa mattina è scattato il sequestro dell’azienda e dei suoi beni e sono state eseguite cinque misure cautelari personali di arresti domiciliari a S.L. di anni 35, E.L. di 30, F.C.L. 29, M.T.L 37 e S.L. 35. Divieto di dimora a Zumpano per A.B. 38 anni. Oltre ai provvedimenti di misura cautelare emessi questa mattina dal GIP del Tribunale di Catanzaro altre cinque persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in merito all’operazione odierna. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro dove oltre ai vertici regionali e provinciali del Corpo Forestale ha partecipato il Dirigente Superiore Donato Monaco Capo del Servizio dell’Ispettorato Generale di Roma cui è demandato il coordinamento nazionale dell’attività operativa del Corpo forestale dello Stato in materia ambientale.








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