Provincia
La neve e quel paradosso tutto calabrese: a Camigliatello non si scia, a Gambarie si
Nonostante le copiose nevicate degli ultimi giorni, che hanno interessato anche la pianura e la città di Cosenza, a Camigliatello ancora non si scia. A Gambarie, invece, impianti aperti a presi d’assedio dai turisti. Privatizzare subito la gestione degli impianti
CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Se fosse una barzelletta qualcuno potrebbe anche ridere. Invece, non ce ne voglia la memoria di Massimo Troisi, a leggere quello che sta succedendo in Sila “non ci resta che piangere”. Questa che vi raccontiamo e che ci è stata segnalata, è la triste realtà, un paradosso tutto calabrese. Questo inverno strano e bizzarro finalmente si è ricordato delle nostre amate montagne. La tanto attesa neve è finalmente arrivata per la gioia di albergatori ed operatori turistici dell’altipiano silano. Addirittura la neve, in quantità industriale, è arrivata anche a Cosenza.
Ecco, dopo due mesi sarà la volta buona, avranno pensato in tanti che, rispolverato sci, ciaspole e tavole da snowboard, si sono diretti in Sila pronti per la prima sciata dell’anno già nel week-end scorso. E invece niente da fare: a Camigliatello impianti chiusi, udite udite, perché a Monte Curcio (li dove arriva la cabionovia) ovvero in cima alle piste il manto nevoso non è sufficientemente alto da consentire l’apertura degli impianti. Ma come? A Cosenza in pianura ci sono 25 centimetri e a Monte Curcio, a quasi 1.900 metri di altezza, la neve è così poca? Alla nostra redazione sono arrivate diverse segnalazioni, Facebook è invasa dai messaggi di turisti imbufaliti che già da domenica speravano nell’apertura degli impianti dopo la nevicata di sabato. Si legge che che il gatto delle nevi, quando ha provato a battere le piste, ha tirato su pietre e fango per la poca neve presente. Il paradosso è che invece a Gambarie, 217 chilometri più giù, nel Parco Nazionale d’Aspromonte, gli impianti sono aperti da tre giorni e si scia senza alcun problema, con tantissimi turisti in arrivo anche dalla Sicilia e dalla Puglia.

A Gambarie da tre giorni, gli impianti sono aperti e si scia senza problemi
Ora la domanda sorge spontanea: ammettendo anche che a monte effettivamente ci sia davvero poca neve, viste le temperature “siberiane” registrate negli ultimi giorni a Moccone e Camigliatello (lunedì notte la minima ha toccato addirittura i -14), non si potevano installare e azionare i cannoni sparaneve li dove serviva invece che a valle? Perché ogni volta che nevica, per chi gestisce gli impianti sembra più un problema che una preziosa risorsa da sfruttare immediatamente (come non ricordare lo scorso anno il messaggio “impianti chiusi per troppa neve”)? Perché non si privatizza immediatamente, così come fatto a Lorica che a breve diventerà la vera punta di diamante del turismo invernale e montano calabrese, la gestione di tutti gli impianti di risalita? In settimana qualcosa dovrebbe muoversi e gli impianti forse tra oggi e domani, dovrebbero finalmente aprire, si spera, prima che questo meteo bizzarro, faccia alzare nuovamente le temperature sciogliendo la “poca neve” presente. Ai posteri l’ardua sentenza.

Ecco come si presentano stamattina le piste di Camigliatello: desolatamente vuote
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