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Pedofilia: primario assolto, parti civili impugnano sentenza
CATANZARO – Oltre alla Procura generale di Catanzaro, anche le persone offese hanno impugnato davanti alla Corte di cassazione la sentenza con cui, il 28
novembre scorso, la Corte d’appello di Catanzaro ha completamente assolto, con formula ampia, P. T., 73enne catanzarese ex primario di ginecologia, imputato per “atti sessuali con minori infraquattordicenni” a danno di quattro parti offese, induzione alla prostituzione nei confronti di altri due minori
di eta’ compresa fra 14 e 16 anni; tentata induzione alla prostituzione per un settimo minore. Gli avvocati Antonio Rania, Valerio Murgano e Pasqualino Ledonne, hanno presentato ricorso al Giudice supremo nell’interesse dei rispettivi assistiti, evidenziando che la Corte d’Appello ha ritenuto non sussistente il reato di prostituzione minorile, reato procedibile d’ufficio, e non sono entrati nel merito rispetto agli altri reati di violenza sessuale e di atti sessuali con minorenni, mancando, per queste ipotesi, la querela di parte, condizione necessaria per la loro procedibilita’. Il ricorso per Cassazione delle parti civili e’ ai soli effetti civili della sentenza impugnata.
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