Italia
La pubblica amministrazione in Calabria? Un disastro. La peggiore in Italia in termini di qualità
Le città toscane in vetta alla classifica delle più efficienti del Paese nel garantire diritti e servizi ai cittadini. Crotone l’ultima della graduatoria.
ROMA – E’ la Toscana, e in particolare la provincia di Firenze, che registra la qualita’ della pubblica amministrazione piu’ alta in Italia (con un valore prossimo a 1 su una scala da 0 a 1). In coda alla classifica invece tutte le regioni del Sud e le province siciliane e calabresi, con valori medi compresi tra 0,4 e 0. E’ quanto emerge dallo studio “Measuring Institutional Quality in Italy” pubblicato sulla “Rivista Economica del Mezzogiorno”. Secondo la SVIMEZ per ridurre il divario Nord/Sud in questo ambito servono interventi piu’ forti per il Sud, per colmare i divari nei diritti di cittadinanza utilizzando i fondi delle politiche di coesione 2014/2020. Lo studio analizza le performances delle regioni e province italiane negli anni 2004-2012 in base a cinque parametri: partecipazione (che a sua volta raggruppa fenomeni tra cui associazionismo, acquisti in libreria, partecipazione al voto), efficacia dell’azione di governo (ad esempio deficit sanitario, raccolta differenziata, dotazione strutture sociali ed economiche), qualita’ della regolamentazione (mortalita’ e qualita’ della vita delle imprese, dipendenti pubblici), certezza del diritto (tra cui tempi dei processi, evasione fiscale, sommerso), corruzione (reati contro la pubblica amministrazione, commissariamento dei comuni). Ne deriva un indice sintetico compreso tra 0 e 1 che conferma la presenza di un forte gap tra le regioni del Centro-Nord (che hanno valori compresi tra 1 e 0,7/0,6) ai primi posti e le regioni del Sud agli ultimi (con valori compresi tra 0,4 e 0).
La migliore qualità delle istituzioni in Italia si è registrata in Toscana, che, con un valore di 0,9 occupa il primo posto della classifica. Al secondo la Lombardia, con 0,8, seguita dall’Emilia Romagna, con 0,76. Al quarto e quinto posto le due regioni a statuto speciale Valle d’Aosta (0,75) e Trentino Alto Adige (0,73). La prima regione meridionale si trova solo al 12° posto su 20, ed e’ l’Abruzzo, con un valore di 0,6, seguito dalla Liguria con 0,58. Di seguito troviamo le altre regioni del Sud: la Puglia (0,47), la Basilicata (0,45), la Sardegna (0,38), il Molise (0,34), la Campania (0,32). In coda la Sicilia (0,24) e la Calabria (0,14). Otto anni dopo, la Toscana si conferma la regione italiana con la qualita’ delle istituzioni piu’ alta con un valore di 0,8, quasi a pari merito con il Trentino Alto Adige, che sale dalla quinta alla seconda posizione. L’Emilia Romagna scivola dal terzo all’ottavo posto, con 0,72, a pari merito con la regione Abruzzo. Giu’ anche la Lombardia, dal secondo al decimo posto (0,71). Passando all’analisi per provincia, dallo studio emerge che sono tutte toscane le province ai primi posti della classifica: Firenze raggiunge il massimo valore, seguita da Pisa (0,98), Siena (0,89), Livorno e Lucca (0,87), Prato (0,84), Arezzo (0,83). Le prime province del Mezzogiorno che si trovano sono Chieti e Teramo (0,66) al 52esimo posto, poi L’Aquila al 59esimo (0,62) e Pescara al 62esimo (0,59). Gli ultimi trenta posti sono occupati da province meridionali, da Lecce al 72esimo con 0,46 a Crotone ultima della classifica. In coda, infatti, con valori prossimi allo 0 Caltanissetta, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone.
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