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Ambiente: presentato il piano dei finanziamenti previsti per il Sud
L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano ha incontrato i Sindaci e i rappresentanti dei 108 Comuni interessati dal finanziamento CIPE (delibera 30.04.2012) previsti nel ‘Piano per il Sud” relativi al sistema di idrico/depurazione.
Nello specifico si tratta di 18 interventi d’area per tutta la regione, per 108 comuni interessati, con un investimento di 217,6 milioni di euro, diviso tra risorse pubbliche (159,850 milioni euro) e private (57,750 milioni di euro) che riguardano il superamento dell’infrazione comunitaria, causa n. 565-10 (attenzionati nella procedura EU PILOT 1976/11/ENVI). Nelle more della sottoscrizione con i Ministeri interessati dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) che avverrà entro questo mese, sono state sottoscritte dal Dipartimento quasi tutte le convenzioni con i soggetti attuatori, affinché i Comuni interessati avviino le conferenze di servizio per l’approvazione degli studi di fattibilità, propedeutica all’espletamento delle procedure di gara. L’incontro è servito, inoltre, per comunicare l’importante svolta costituita dalla Legge Regionale n. 69 del 27 dicembre 2012, che ha integrato la Legge Regionale n. 22 del 11 agosto 2010 con l’articolo 26, comma 3 e 4, che introduce, nelle more di attivare il Servizio Idrico Integrato, il “ciclo attivo”. In sostanza consente al Concessionario, che si aggiudicherà la gara di progettazione, costruzione e gestione del sistema depurativo, di effettuare il censimento, la bollettazione e la riscossione della tariffa per la depurazione direttamente dagli utenti.
I vantaggi più tangibili che la Legge introduce consentiranno alle imprese calabresi di partecipare alle gare con le stesse “armi” di altre imprese europee, in quanto l’investimento privato potrà essere assistito dalle banche in considerazione che la riscossione della tariffa, che i cittadini sono tenuti a versare per il servizio di depurazione, avverrà direttamente dall’impresa concessionaria; abbassare le tasse ai cittadini calabresi in quanto pagheranno il servizio di depurazione in base all’effettivo consumo idrico, senza applicare loro l’ulteriore onere finanziario dovuto alle perdite delle rete idriche comunali; garantire gli introiti ai concessionari per far funzionare i sistemi depurativi e di conseguenza eliminare quei fenomeni di sporcizia che ogni estate siamo costretti a subire da decenni lungo le nostre coste; la costruzione di un catasto utenti contribuirà ad una distribuzione delle tasse in generale più bassa in quanto saremo tutti i contribuenti a pagare.
Nel corso della riunione, inoltre, si è sviluppato un utile confronto tecnico con i rappresentanti delle Amministrazioni comunali, al quale ha partecipato anche il DG del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri che ha risposto ai dettagli relativi alle procedure avviate e da avviare.
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