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Barbanti il grillino calabrese: “Garantire ai disoccupati 800 euro al mese” (VIDEO)

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Barbanti il grillino calabrese: “Garantire ai disoccupati 800 euro al mese” (VIDEO)

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COSENZA – Il grillino Barbanti dai microfoni di QuiCosenza spiega le proposte del Movimento 5 Stelle per il rilancio della Calabria.

Partendo dal dubbio che attanaglia gli italiani: la mancanza di democrazia all’interno del partito. Spesso si parla di un movimento governato dall’alto e di militanti privi di autonomia decisionale. Barbanti svela un realtà diametralmente opposta: “Noi veramente non abbiamo mai parlato nè con Grillo, nè con Casaleggio. Quello che abbiamo deciso è partito sempre dal valutare le problematiche del territorio e dal confronto con i cittadini”. Territorio, cittadini e, ampliando il raggio d’azione le amministrazioni comunali. I municipi governanti dai Cinque Stelle registrano casi in cui si rischia l’assessorato per una gravidanza o si fanno lievitare le rette degli asili alle stelle. Eventi che cozzano con i proclama delle campagne elettorali. “Bisogna fare chiarezza, le informazioni sono state manipolate – afferma Barbanti – l’assessora di Mira lavorava in Comune solo due giorni a settimana ed essendo pagata dai cittadini è giusto che lavori a tempo pieno per amministrare la cosa pubblica. Il caso di Parma paga il peso dei debiti ereditati e quello che ha fatto il sindaco è stato semplicemnte aumentare le rette facendo pagare di più a chi di più guadagna”.

 

Nei comizi di Grillo gli attacchi alla stampa e alle forze politiche concorrenti occultano il vero programma del partito. Quali sono le idee messe in campo dai grillini spesso è difficile da estrapolare. “E’ semplice – dichiara Barbanti – noi, ripeto abbiamo costruito i nostri piani d’azione costruito insieme ai cittadini, per i cittadini. Volano per la ripresa economica sono la reintroduzione del falso in bilancio, leggi anticorruzione, l’antireciclaggio, il no agli inceneritori e l’istituzione di impianti di reciclo”. E in Calabria? “Sicuramente prioritaria è la sanità. Due sono i nostri punti cardine: reddito minimo di cittadinanza e banca pubblica d’investimento. Con il reddito minimo – continua il candidato grillino – si intende garantire ai cittadini disoccupati un’indennità di 800 euro mensili per tutto il periodo in cui rimangono senza lavoro. Ce lo chiede anche la comunità europea, solo noi e la Grecia non ce l’abbiamo. In Sicilia c’è già. La giustizia sociale non esiste se un padre di famiglia non può dare da mangiare ai propri figli. Poi il credito alle imprese deve essere garantito soprattutto nelle fasi di start-up. I soldi per farlo ci sono, se tagliamo i costi inutili dello Stato”. “Il nostro movimento – conclude Barbanti – è un’anomalia nel sistema italiano. Un’anomalia perchè risponde alle mancanze della classe dirigente. Poche persone si sentono rappresentate. E’ il cittadino deve riprendere in mano il governo del Paese. E’ quello che vogliamo fare”.

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