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Oliverio la spunta sull’Anticorruzione, sospesa la sanzione inflitta per le nomine

Calabria

Oliverio la spunta sull’Anticorruzione, sospesa la sanzione inflitta per le nomine

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Mario Oliverio

Anche il Tar del Lazio, ha confermato la sospensione della sanzione dell’interdizione a conferire nomine irrogata dall’Autorità anticorruzione al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

CATANZARO – La stessa decisione era stata presa il mese scorso dal presidente del Tar del Lazio, Francesco Corsaro con proprio decreto. L’udienza per la discussione del merito è stata fissata per il maggio 2016. Il collegio (Dongiovanni presidente) ha così accolto il ricorso presentato dai legali di Oliverio, gli avvocati Alfredo Gualtieri e Oreste Morcavallo. Il provvedimento di inibizione nei confronti di Oliverio era stato chiesto dal presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e disposto dal Responsabile regionale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza in relazione alla nomina del commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Santo Gioffré, che non sarebbe stata consentita in quanto lo stesso Gioffrè si era candidato in precedenza a sindaco di Seminara, Comune ricadente nel territorio di competenza dell’ente. La nomina era stata decisa dalla Giunta regionale nello scorso mese di marzo.

“E’ una buona notizia. Sono davvero soddisfatto. Quella del Tar del Lazio è una sentenza importante innanzitutto perché fa chiarezza sulla nostra correttezza amministrativa e sul rispetto della legalità anche in questa vicenda”. Questo il commento del presidente Oliverio: “In secondo luogo – ha aggiunto – perché viene evidenziata la necessità di procedere ai necessari correttivi di una legislazione confusa e pasticciata, come d’altronde anche da parte del dott. Cantone è stato più volte evidenziato. Mi preme ricordare, anche in questa occasione, che la mia decisione di impugnare il provvedimento di sospensione dei poteri di nomina di fronte al Tar è stata dettata in primo luogo dalla necessità di contribuire a fare chiarezza e ad evidenziare, anche in sede giurisdizionale, la contraddittorietà di una legislazione in una materia così delicata che richiederebbe invece norme chiare e puntuali per dare efficacia all’azione per la quale vengono prodotte e alla necessità di contribuire a determinare regole certe”.

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