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Sfratto: Casapound a favore di Luigi Lombrisani
COSENZA – Casapound lotta per la casa. “La prima casa è un diritto inviolabile e per questo va immediatamente sospeso l’abbattimento dell’abitazione
di Luigi Lombisani, in contrada Giannone a Schiavonea, deciso dal tribunale di Rossano Calabro senza fornire al proprietario dell’immobile una valida alternativa o la possibilità di mettersi in regola con un abuso che non configura un caso di speculazione ma un caso di necessità”. A dichiararlo è Finita Rosadi, esponente calabrese di CasaPound Italia, che sottolinea: ‘‘Quella del signor Lombisani non è l’unica abitazione costruita su terreno agricolo e mai condonata, anzi: sono circa 4mila le costruzioni abusive della zona. E’ tuttavia inconcepibile che, nella delicata situazione in cui versa il nostro Paese un tribunale pensi a privare un cittadino italiano dei sacrifici di una vita da emigrante, quando in tutto il territorio sono evidenti forti quanto terribili connivenze tra organi preposti al controllo e ditte costruttrici. Connivenze sotto gli occhi di amministratori spesso distratti che, per tornaconto elettorale o, più squallidamente, personale, preferiscono distogliere lo sguardo dalle irregolarità registrate. Pur rimanendo dell’idea che l’abusivismo edilizio vada fortemente combattuto – continua Mimmo Gianturco, responsabile regionale di CasaPound Italia in Calabria – non possiamo non puntare il dito contro chi ha permesso che l’abitazione venisse portata a termine. L’abusivismo va combattuto si con i controlli, ma sicuramente vanno fatti prima ed in maniera adeguata, e dando la possibilità ai cittadini di poter vivere in una casa di proprietà, facilitando l’accesso al credito e/o con progetti che contrastino l’emergenza abitativa. Nel corso degli anni, a Schiavonea come nel resto della Calabria, ci sono state delle terribili connivenze politiche tra le varie amministrazioni di tutti gli schieramenti con imprese edili e costruttori vari. La politica ha le sue responsabilità è ora non può far pagare solo quelle famiglie. È inconcepibile vedere buttare giù delle case in questo periodo di grossa emergenza abitativa”. Esprimiamo la nostra solidarietà al signor Lombisani – affermano Gianturco e Rosadi – augurandoci che gli avvocati riescano a porre rimedio alla sua condizione di illegalità e che si riesca a trovare una soluzione definitiva al suo caso. Non ci sentiamo di criminalizzare l’irregolarità del signor Lombisani poiché riteniamo che sia soltanto l’inevitabile conseguenza della totale assenza dello Stato nel nostro territorio come in tutto il resto del Paese. Crediamo dunque – concludono Gianturco e Rosadi – che prima della legalità debba in questo caso essere ristabilita la giustizia. A tal proposito CasaPound Italia porta avanti da anni, in Calabria come in tutta Italia, il progetto del ‘Mutuo Sociale’ che prevede la costruzione su terreno demaniale di case da assegnare alle famiglie meno abbienti che ne diverranno proprietarie pagandole al prezzo di costruzione, senza alcun tipo di interesse, con un canone mensile che non superi un quinto del reddito complessivo della famiglia e senza dover passare per le banche”.
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