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Interventi antisismici: ecco come migliorare la sicurezza degli edifici industriali
La riqualificazione sismica di un edificio dovrebbe essere una priorità per le aziende. Sicurezza della forza lavoro e tutela delll’attività industriale
Gli edifici industriali, al pari di qualsiasi altro luogo di lavoro, devono essere stabili e possedere una solidità strutturale commisurata alle caratteristiche ambientali e al tipo di impiego. Secondo il D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro deve valutare tutti i tipi di rischi che possono compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi i terremoti.
In particolare, è necessario iniziare con la produzione del DVR, il Documento di Valutazione dei Rischi, in cui includere anche la valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio. Si tratta di un’operazione realizzata da tecnici specializzati, un’analisi accurata del fabbricato industriale al fine di individuare eventuali criticità strutturali e valutare la modalità corretta per intervenire su di esse.
Oltre a rappresentare un obbligo di legge, la valutazione della vulnerabilità degli edifici è anche uno strumento di prevenzione, considerando che i manufatti realizzati fino al 2008 non sono conformi ai criteri antisismici attuali. La riqualificazione sismica di un edificio, dunque, dovrebbe essere una priorità per le aziende, per garantire la sicurezza della forza lavoro e tutelare l’attività industriale contro i danni potenziali di un evento sismico.
La soluzione di adeguamento sismico dei fabbricati industriali
Per l’adeguamento sismico di un edificio industriale è necessario rivolgersi ad aziende specializzate come Seriana Edilizia, una realtà con una profonda expertise nel campo degli interventi antisismici industriali e un know how completo per l’adeguamento di strutture prefabbricate in calcestruzzo.
Seriana Edilizia, azienda di Bergamo il cui core business è la riqualificazione antisismica degli edifici industriali, opera in tutto il territorio italiano in modo capillare in qualità di specialista nel retrofit antisismico.
Un aspetto distintivo del retrofit antisismico è la possibilità di intervenire su edifici esistenti, adeguandoli agli attuali standard di sicurezza contro i terremoti senza compromettere l’attività aziendale. Ciò è possibile attraverso l’installazione di appositi dispositivi antisismici, elementi che consentono di ridurre il rischio sismico dei prefabbricati in calcestruzzo bypassando gli impianti esistenti, per garantire condizioni ottimali di sicurezza ai lavoratori e all’operatività stessa dell’industria.
Si tratta ad esempio di connessioni per le travi primarie, elementi di fissaggio tra i pilastri e le travi in c.a.p. di differenti tipologie, oppure di connessioni di travi e tegoli o altri tipi di elementi secondari. A seconda delle condizioni rilevate, attraverso la valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio industriale, è possibile intervenire anche mediante l’applicazione di connessioni dei pannelli prefabbricati, con elementi di collegamento e fissaggio tra la struttura principale e i pannelli di tamponamento mediante componenti metallici, funi e tenditori.
In altre circostanze è possibile migliorare la capacità antisismica del fabbricato industriale attraverso connessioni dall’esterno dell’edificio, un approccio che evita interventi interni per non interferire con le lavorazioni che si svolgono dentro l’edificio industriale.
Adeguamento antisismico o acquisto di un nuovo capannone?
In molte situazioni è necessario valutare se intervenire su un edificio industriale esistente, per adeguarlo alle NTC attuali in ambito antisismico, oppure investire nella costruzione di un nuovo capannone.
Le strutture antecedenti il 2009, infatti, nonostante siano munite di tutte le autorizzazioni non sono conformi alle odierne norme tecniche antisismiche. Inoltre, tali edifici potrebbero aver subito delle alterazioni nel corso degli anni, come l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura o l’ampliamento della fessura del solaio per l’installazione di una scala più larga.
Anche gli interventi secondari rappresentano un rischio aggiuntivo, il quale rende necessario effettuare una valutazione della vulnerabilità sismica e, ove necessario, realizzare un intervento di adeguamento antisismico. La messa in sicurezza di un fabbricato industriale esistente comporta diversi vantaggi, tra cui il mantenimento di una posizione territoriale consolidata, la tutela del patrimonio immobiliare aziendale e la preservazione della continuità dell’attività produttiva, tutti aspetti che verrebbero compromessi con la realizzazione di un nuovo edificio e lo spostamento dell’attività.
Per valutare se convenga o meno effettuare un adeguamento antisismico o comprare un nuovo capannone è necessario esaminare la tipologia di edificio presa in oggetto e i macchinari presenti al suo interno. È rilevante sottolineare che qualora all’interno della struttura fossero presenti dei macchinari onerosi, l’adeguamento antisismico potrebbe risultare come la soluzione migliore per non aggravare la realtà aziendale con un dispendio economico elevato quale ad esempio lo spostamento di tali macchinari in un altro capannone.
Infine, è importante ricordare che un intervento antisismico rappresenta un investimento intelligente, per rendere l’azienda un luogo più sicuro e garantire una maggiore resilienza del business in caso di evento tellurico.
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