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L’accorpamento tra gli ospedali: un decreto vergogna

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L’accorpamento tra gli ospedali: un decreto vergogna

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COSENZA – L’ennesima rapina al territorio, l’ennesimo furto ai danni delle popolazioni. Sono questi i motivi che hanno spinto sindacati, sindaci

e rappresentanti dei territori della fascia della Sibaritide-Pollino, nonchè di Acri a scender in piazza, inscenando simbolicamente una pacifica proptesta davanti la sede dell’Asp di Cosenza, di via Alimena. L’oggetto del contendere è legato all’ipotesi, ormai diventata certezza, che l’ospedale di Castrovillari, verrà trasformato in Spoke, con il conseguente accorpamento con il nosocomio di Acri. La protesta di piazza è stata un successo, almeno per quelò che concerne la partecipazione. Erano tanti, 100, 200, forse anche di più gli uomini e le donne che hanno scelto di manifestare il loro totale disappunto nei confronti della sanità dei loro territorio. Una sanità sempre più allo sbando, una sistema semprte più malato, affetto dal devastante virus della mala politica e di un piano di rientro che più che portare benefici sta seminando disastri. Un’altra volta nel mirino dei manifestanti è finito il governatore Giuseppe Scopelliti, nonchè il resto dei componenti della sua Giunta, senza nessuna esclusione, sia per quel concverne gli assessori sia per quel che riguarda i consiglieri schierati sotto il vessillo della maggioranza di centrodestra. Tra i manifestanti c’erano anche due fasce tricolori: il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito e il suo collega di Mormanno, Guglielmo Armentano. Entrambi hanno, in sede di incontro con i vertici dell’azienda sanitaria provinciale di via Alimena, fatto notare che il provvedimento è illegittimo e che, se ci fosse davvero alla base della politica regionale, soprattutto da parte del Governatore, un pò di buon senso e, soprattutto di rispetto per le esigenze dei territori e per il rispetto delle popolazioni. “Noi ha dichiarato il sindaco Lo Polito, nel corso di un consiglio comunale convocato ad hoc, il 30 dicembre, abbiamo presentato un atto di diffida nei confronti dell’Asp di dare attuazione al piano. I presupposti, alla base del decreto 191/2012, fa notare ancora Lo Polito – non tengono conto di alcune situazioni: distanza tra Castrovillari e Acri, viabilità, posti letto”. Già i posti letto, anche su questo il primo cittadino di Castrovillari esprime il suo parere. “Se è stato evidenziato che i posti letto non verranno ridimensionati, mi chiedo che senso ha l’accorpamento. Ripeto questo decreto è illegittimo. La mia sensazione è che si farà, non per questioni di rientro, ma per imposizioni precise della politica”. Quella cattiva, aggiungiamo noi. 

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