CASTROLIBERO (CS) – Sarebbe indagato dalla Procura della Repubblica di Cosenza il professore di matematica e fisica dell’istituto di istruzione superiore “Valentini-Majorana” di Castrolibero, che si sarebbe reso responsabile di molestie sessuali nei confronti di alcune studentesse. La Procura Bruzia sta conducendo un’inchiesta sui presunti fatti accaduti nell’istituto. E la stessa Procura – interpellata dal’Ansa – non ha smentito e né confermato l’iscrizione nel registro degli indagati del professore, presunto responsabile delle molestie appellandosi, in questo senso, al “massimo riserbo”.
Presentata una seconda denuncia in Questura
Intanto è stata presentata una seconda denuncia contro il professore di matematica e fisica che avrebbe commesso molestie nei confronti di studentesse del Polo scolastico “Valentini-Majorana”. A presentarla alla Polizia é stata un’ex studentessa dell’istituto, oggi maggiorenne. Secondo quanto si é appreso, la giovane si troverebbe ancora negli uffici della Questura di Cosenza per illustrare agli investigatori i fatti oggetto della sua denuncia. Questa mattina i due ispettori inviati dal ministero dell’Istruzione, affiancati da un terzo ispettore mandato dall’ufficio scolastico regionale, hanno sentito la prima ragazza che ha raccontato le molestie di cui sarebbe stata vittima negli anni del liceo. Gli ispettori sono al lavoro da ieri ed hanno già incontrato la preside dell’istituto, che ha prodotto una relazione sull’accaduto, e parlato anche con gli studenti. Il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ha ribadito che gli ispettori stanno lavorando e che le azioni disciplinari colpiranno tutti quelli che sapevano ed hanno taciuto “chi ha sbagliato deve pagare. Aspettiamo l’esito delle ispezioni – ha detto il sottosegretario – ma se davvero c’è qualcuno, come temo ci sia, che ha usato violenze fisiche o verbali nei confronti degli studenti, vi assicuro che faremo in modo che venga cacciato per sempre dalle nostre scuole“.
Al liceo arriva Morra “dirigente qui da 17 anni, ben oltre limite fissato da legge”
E mentre la vicenda ha oramai raggiunto un eco nazionale ed è finita anche nelle interpellanze urgenti al Governo (su iniziativa dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini e della deputata del Pd Cecilia D’Elia) al liceo di Castrolibero è arrivato Nicola Morra. “Sono qui per ascoltare i ragazzi sulla vicenda delle presunte molestie, in merito alla quale è in corso un’inchiesta della magistratura. Sicuramente, però, c’è un problema di contesto che i ragazzi hanno fatto emergere pubblicamente perché non sono stati ascoltati dalla dirigente” ha detto il senatore e presidente della Commissione antimafia, parlando con i giornalisti prima di incontrare gli studenti, ai quali ha espresso la sua solidarietà. Morra, che é di Cosenza, città limitrofa a Castrolibero, ed è professore di storia e filosofia nelle scuole superiori, ha anche partecipato, su invito dei ragazzi, ad un’assemblea studentesca. “Di questa scuola si era già parlato in passato – ha aggiunto Morra – anche per il pestaggio di uno studente. Vicenda pure quella, a mio avviso, gestita male dalle istituzioni perché l’assenza di solidarietà da parte della scuola nei confronti del ragazzo picchiato esigeva giustizia. In questa realtà, dunque, c’è un clima non pacifico del quale sono responsabili gli operatori scolastici, per prima la dirigenza, che deve assumersi le sue responsabilità. Ci saranno sicuramente, poi, tante chiavi di lettura di questa vicenda, ma intanto bisogna procedere ad un’istruttoria. Tra l’altro, se non ricordo male, la legge prevede che i dirigenti debbano stare non meno di due anni e non più di otto a capo della stessa struttura scolastica. La dottoressa Maletta è qui da 17 anni. C’é, quindi. qualcosa che non va perché intanto non viene rispettata la legge su questo specifico punto“. “Credo che chi di dovere – ha detto ancora il senatore Morra – debba avere, in questi casi, il coraggio di intervenire. Devono essere coinvolti l’Ufficio scolastico regionale e quello territoriale di Cosenza per capire perché le segnalazioni che arrivano, restano inevase. Ci sono state ispezioni nell’Ufficio scolastico territoriale di Cosenza e bisognerebbe parlare con l’ex ministro Valeria Fedeli perché con lei abbiamo discusso molte volte di queste cose. Le persone vanno rispettate, ma al contempo occorre approfondire le questioni che presentano profili di rilevanza penale“.
