COSENZA – La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha assolto Domenico Mignolo dall’accusa di omicidio volontario. Per l’accusa, sarebbe stato il presunto killer di Antonio Taranto, ucciso nella notte del 3 marzo 2015 al culmine di una lite a via Popilia a Cosenza. Il sostituto procuratore generale Raffaela Sforza aveva chiesto la condanna di Domenico Mignolo a 16 anni. Inoltre, è stato assolto anche il cosentino Leonardo Bevilacqua, accusato di favoreggiamento.
Secondo la ricostruzione dell’accusa Mignolo, avrebbe sparato dal balcone della sua abitazione colpendo nel mucchio ma centrando la persona sbagliata. Il vero obiettivo infatti, sarebbe stato Leonardo Bevilacqua.
Mignolo era arrabbiato perchè gli era stato ‘sospeso’ lo stipendio del clan mentre era in carcere. A far aumentare la tensione una lite precedente, avvenuta in discoteca tra il presunto assassino e Bevilacqua. Taranto sarebbe stato estraneo ai fatti. Al ritorno dal locale, in una piazzetta di via Popilia Mignolo sarebbe salito a casa e avrebbe iniziato a sparare nel buio contro il gruppetto colpendo a morte Taranto che, ferito, ha provato ad entrare nell’atrio di uno stabile.
