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Pediatri “no ad antibiotici e ansie inutili”. Il decalogo su come gestire i bimbi positivi

Italia

Pediatri “no ad antibiotici e ansie inutili”. Il decalogo su come gestire i bimbi positivi

Le corrette modalità di gestione a casa del bambino e dell’adolescente positivo al Covid individuate dalla Società italiana di Pediatria

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ROMA – Niente antibiotico se non in presenza di una verosimile complicanza batterica: in particolare non è indicato l’uso a scopo terapeutico dell’azitromicina. Nessuna terapia nei casi asintomatici e in generale nella maggioranza di bambini e ragazzi solo se si presentano sintomi paracetamolo o, se il bimbo non è disidratato, ibuprofene. Queste alcune corrette modalità di gestione a casa del bambino e dell’adolescente positivo al Covid individuate dal Tavolo tecnico Malattie Infettive e Vaccinazioni della Società italiana di Pediatria.

Decalogo per evitare i rischi ‘fai da te’

Regole pratiche, un decalogo, per aiutare i genitori a tenere lontane le ansie inutili, ma anche evitare i rischi del ‘fai da te’ e la somministrazione impropria di antibiotici antinfiammatori, ricordando per ogni dubbio di far riferimento al medico di fiducia. In caso di diarrea o vomito, si possono utilizzare soluzioni reidratanti orali e non è invece dimostrata l’utilità della somministrazione di specifici preparati vitaminici, mentre in caso di sintomi respiratori che richiedono terapia inalatoria con broncodilatatori o cortisonici, è da preferire il distanziatore all’apparecchio per aerosolterapia per ridurre la diffusione di particelle virali nell’aria.

I pediatri raccomandano poi di evitare corse in ospedale per portare bimbi con sintomi lievi che possono essere riconducibili al Covid o senza sintomi per il solo fatto di aver avuto contatti con positivi. Invece, in presenza di difficoltà respiratoria, dolore toracico persistente, cianosi, alterazione dello stato di coscienza e oliguria (diminuzione dell’escrezione di urina) non va ritardato l’accesso al Pronto Soccorso. Il ricovero è raccomandato in caso di malattia da moderata a grave, nei bimbi di meno di 3 mesi con febbre e in caso di difficoltà di gestione da parte della famiglia. L’esecuzione di esami radiologici va considerata solo per sintomi moderati-gravi. Solo nei bambini ricoverati con condizioni moderate-gravi o che rientrano nella diagnosi della MIS-C, alla terapia di supporto va considerata l’aggiunta di una terapia immunomodulante (con corticosteroidi e immunoglobuline), farmaci biologici e di una profilassi antitrombotica con eparina.

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