Area Urbana
Cosenza, domani sciopero e protesta dei lavoratori Alitalia di Almaviva
Gironata di protesta domani dei lavoratori della commessa Alitalia di Almaviva Contact S.p.A. della sede di Rende con un presidio in piazza prefettura
COSENZA – “La gara indetta il 31 luglio dalla nuova società ITA (Italia Trasporto Aereo) per la gestione del proprio servizio di assistenza clienti (ex Alitalia), è stata eseguita senza prevedere l’applicazione della clausola sociale, e mette a rischio circa 621 lavoratori che operano sulla commessa attualmente gestita da Almaviva Contact sulle sedi di Rende e Palermo”. I sindacati di categoria Slc-Cgil e Fistel-Cisl hanno proclamato per domani una giornata di protesta: “È assurdo nonché inconcepibile che i problemi per i lavoratori dei contact center, debbano ancora una volta arrivare da una committenza pubblica, quale è ITA, che bandisce una gara assolutamente improntata al massimo ribasso e senza tener minimamente conto della legislazione vigente e delle norme contrattuali quali appunto la Clausola Sociale. Si tratta – scrivono – dell’ultimo scellerato tentativo di eludere la Clausola Sociale dei call center, norma di civiltà che negli ultimi anni ha garantito la continuità lavorativa a migliaia di lavoratori”.
Sindaco di Rende: “vicino ai lavoratori”
Sulla Vertenza Almaviva è intervenuto anche il sindaco di Rende, Marcello Manna che ha espresso solidarietà e si è detto “a fianco dei lavoratori che operano sulla commessa attualmente gestita da Almaviva Contact a Rende, certi che il costituzionale diritto al lavoro vada garantito”. Manna ha dichiarato il proprio appoggio allo sciopero indetto da diverse sigle sindacali per domani e che si concluderà con un presidio in piazza Prefettura a Cosenza.
“In piena pandemia abbiamo, primi sul territorio nazionale, emesso un’ordinanza a tutela della salute dei tanti lavoratori che gravitano nei call center ubicato sul nostro territorio. Soprattutto a queste latitudini il diritto al lavoro è elemento indispensabile di crescita e quindi intervenire affinché venga fermata la crisi endemica di questo settore è urgente. Attendiamo dal governo nazionale e regionale un segnale chiaro e di determinismo concreto. Parlare di sud solo a proposito di fumantini programmi economici e, nel frattempo, consentirne la desertificazione lavorativa significa condannare il futuro dei nostri giovani. La qualità professionale espressa dalle persone oggi messe a rischio lavorativo è capitale, anche umano, su cui investire e rilanciare. Non è certo mortificando il lavoro a favore di un taglio netto dei costi che la qualità del servizio potrà essere garantita”.
“Auspichiamo dunque che la vertenza in atto si risolva e che i circa 621 lavoratori siano messi nelle condizioni di poter operare in maniera serena e che venga garantita la tenuta lavorativa nel rispetto della professionalità che contraddistingue da sempre il percorso lavorativo di queste donne e questi uomini”, ha concluso Manna.
Social