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Street art nel cosentino, “Il Quarto Stato” diventa un murales

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Street art nel cosentino, “Il Quarto Stato” diventa un murales

L’opera del maestro pittore Claudio Pugliese, uno degli artisti più prolifici della Sila Greca, per valorizzare e recuperare il centro storico di Mandatoriccio

Marco Belmonte

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MANDATORICCIO (CS) – La street art, così definita l’arte di strada, impazza anche nel cosentino. E i muri del Comune di Mandatoriccio si tingono di una riproduzione del dipinto “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un’opera famosissima che rappresenta la classe lavoratrice formata da contadini e artigiani per indicare lo strato più basso della società, quello dei subalterni al terzo stato cioè la borghesia. Una terminologia e una classificazione, utilizzata dal Palizza e riferita alla società ottocentesca tuttora attualissima nel XXI secolo.

“Quella della street art o arte di strada, è, per l’appunto, un’arte che è il luogo in cui avviene – sostiene il maestro – essa si completa e si manifesta nel momento stesso in cui avviene, è nella situazione in cui la performance si svolge. Non è solo l’artista che agisce in un luogo, è un’arte che tramite la sensibilità dell’artista, agisce con il luogo. In tutto questo divenire di forme, di spazi, di luci e forme risulta fondamentale il pubblico, chi osserva l’arte di strada nel suo divenire spettacolo in una piazza o in una via fa esso stesso parte della manifestazione, interagisce ed è interagito dal manifestarsi delle espressioni dell’artista.

“L’opera fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Mandatoriccio vuole svelare – sostiene il sindaco Cornicello – la rappresentazione della bellezza del mondo attraverso il pennello e l’opera dell’artista, di ciò che si sente, di come viene sublimata; tutto questo non può essere stereotipato e catalogato come un’opera di parte ma, al contrario, l’arte stessa rappresenta un momento di condivisione. Tale opera vuole rappresentare un modo nuovo di intendere lo spazio e il paese, è un passaggio dal valore del posto al valore dell’uso di uno spazio: dalla piazza o via intesa come risorsa fisica, da sfruttare per il suo utilizzo a fini immobiliari, si passa alla piazza o via intesa come palcoscenico su cui liberare la fantasia dell’artista foriera di bellezza”.

“Quest’ultimo aspetto – sottolinea il sindaco – spiega bene l’estrema diffusione che questa forma d’arte sta avendo in tutto il mondo, questa iniziativa, unitamente ad altre, mira a valorizzare e recuperare il centro storico e l’intero patrimonio edilizio del paese, sostenendo la vocazione culturale e turistica della nostra comunità. Alla fine, grazie al talento del maestro Pugliese, stiamo producendo arte, multiforme e affascinante e, in quanto tale, l’arte come l’aria appartiene a tutti perché ci coinvolge, sa farsi amare al di là di ogni steccato”.

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